2024 è l’anno del ritorno in adv, sempre più centrale il sales account

Sono passati sette anni da quando, nel 2017, Gian Paolo Vairo fondò TrustForce, quale realtà in grado di fornire personale commerciale in outsourcing, così da presidiare con il proprio staff le oltre 8000 agenzie di viaggio italiane. E in questi sette anni è successo davvero di tutto: la digitalizzazione e la multicanalità, in primis, hanno contribuito a mutare profondamente le abitudini di viaggio degli italiani e, con esse, anche le strategie e le regole del mercato. E poi una pandemia globale, spartiacque che rappresenta oggi un vero e proprio anno zero da cui l’intera industria ha dovuto ripartire e reinventarsi. I tempi sono maturi, oggi, dopo anni di cauta e prudente ripresa, per un sostanziale incremento nelle nuove reti commerciali e dell’impiego, sempre più diffuso, di una forza vendita in outsourcing, rappresentata anche dalla figura dell’Inside Sales.

Il sales account turistico, in definitiva, si prepara a diventare ancora una volta centrale per il mercato italiano. Non a caso, TrustForce ha visto crescere le richieste di costruzione di nuove reti commerciali del 30%. Inoltre, ha arricchito del 20% le proprie reti commerciali esistenti. Infine, sono raddoppiate le richieste di figure di Inside Sales, ovvero professionisti commerciali che da remoto contattano agenzie selezionate.

“Crescono le richieste per il presidio del trade non solo da parte di tour operator, ma soprattutto da parte di destinazioni e servizi accessori che finora non avevano ritenuto le agenzie di viaggio centrali nelle loro strategie distributive. Per questo la formazione delle risorse giocherà nei prossimi anni un ruolo chiave – mette in guardia Gian Paolo Vairo, fondatore e CEO di TrustForce, che prosegue – l’aspettativa è di quella di lavorare con professionisti in grado di trovare sempre le migliori modalità di relazione con gli agenti di viaggio, siano queste visite in agenzia, oppure contatti da remoto con webinar formativi, piuttosto che appuntamenti collettivi attraverso l’organizzazione di eventi sul territorio. Autonomia e metodo sono le caratteristiche del sales account più ricercato”.

In quest’ottica, si consolida anche la figura dell’agente di viaggio che si posiziona, oltre che essenziale elemento nella catena distributiva dal punto di vista dei tour operator, anche quale interlocutore preferibile dal punto di vista dell’utente finale, che trova nell’agente competenza e affidabilità, soprattutto per quanto riguarda viaggi articolati e di alta gamma.

“Si registra, negli ultimi sei mesi, un cambio di rotta rispetto agli anni precedenti – spiega Vairo – la crescente attenzione rivolta dagli operatori è dimostrata dal fatto che sempre più brand ci richiedono personale commerciale, sia territoriale che da remoto. Gli operatori riconoscono alla rete distributiva i meriti di vendite più qualificate rispetto all’online: significa pratiche a maggior valore per persona, ma anche più centrate sulle esigenze del cliente, pertanto fonte di minori “complaints”. La multicanalità – conclude Vairo – è un fatto consolidato e l’on-line un concorrente agguerritissimo, ma ormai è certo che in agenzia si fanno gli acquisti migliori. Inutile sottolineare che questo trend può continuare solo se gli agenti si impegneranno a formarsi e a studiare senza sosta, e soprattutto non sentendosi mai arrivati. Gli operatori del settore si rinnovano costantemente e nuove realtà si affacciano sul mercato: gli agenti devono rimanere al passo, aiutati dai sales promoters che più che in passato sono chiamati ad affiancarli”.

Fonte: Travelnostop.com

Turismo: balzo in avanti di agenzie di viaggio e tour operating

Il turismo in Italia continua il suo percorso di rapida ripresa. Il comparto ricettivo ha raggiunto quota 36,6 miliardi di euro nel 2023 e si stima potrà proseguire la sua crescita anche nel 2024, arrivando ad un totale compreso tra i 37,2 e i 41,2 miliardi di euro. Nell’arco di 4 anni l’e-commerce ha aumentato di 12 punti la propria incidenza: nel 2023 il canale digitale vale 20,4 miliardi, ossia il 56% del totale (online + offline) del comparto.

Anche i trasporti dimostrano il pieno recupero dalla pandemia, raggiungendo un totale di 23,8 miliardi di euro nel 2023 e una previsione di crescita del 12% (6% nello scenario pessimistico, 18% in quello ottimistico) per il 2024. Anche in questo caso è la componente digitale a trainare il settore: con un totale di 16,9 miliardi di euro, nel 2023 oltre 7 euro su 10 spesi nell’ambito dei trasporti (71%) derivano infatti dall’e-commerce. Questi alcuni dei dati emersi dalla decima edizione dell’Osservatorio travel innovation della school of management del Politecnico di Milano, insieme alla ricerca dell’Osservatorio business travel, svolta in partnership con il Center for advanced studies in tourism dell’Università di Bologna.

Anche il turismo organizzato in Italia ha vissuto un forte rimbalzo rispetto al 2022 con i valori che tornano in linea con quelli pre-pandemia. Il comparto del tour operating cresce del 40%, mentre quello delle agenzie di viaggio del 26%. In particolare, prosegue il processo di trasformazione digitale delle agenzie di viaggio: si cominciano a utilizzare strumenti di intelligenza artificiale per creare contenuti, svolgere attività di marketing, gestire la relazione con il cliente e creare nuovi itinerari, sebbene manchi ancora una piena conoscenza di questi strumenti.

Le agenzie di viaggio offrono in modo piuttosto diffuso anche soluzioni di flessibilità nei pagamenti come il buy now pay later (18%). A fine 2022 le aziende del turismo organizzato, tramite un capitolo dedicato del Pnrr, hanno avuto la possibilità di presentare domanda per l’accesso al credito d’imposta per la digitalizzazione, con una dotazione finanziaria complessiva di 19 milioni di euro. L’opportunità è stata sfruttata da circa un’agenzia su quattro tra quelle partecipanti all’indagine, principalmente per innovare soluzioni hardware (81%) e software (67%).

Fonte: Travelquotidiano.com

Trenitalia, 648 milioni passeggeri nel 2023: +18%

“Il numero dei viaggiatori del polo passeggeri del gruppo Fs nel 2023 è cresciuto del 18% rispetto all’anno precedente”. Lo ha sottolineato l’amministratore delegato di Trenitalia, Luigi Corradi, intervenendo alla trasmissione “Sportello italia” di Rai Radio 1. “I passeggeri nel 2023 sono stati 648 milioni – ha detto Corradi – di questi circa 470 milioni hanno viaggiato sui treni di Trenitalia, mentre sui mezzi di Busitalia hanno viaggiato oltre 165 milioni di passeggeri. Sui treni e i bus di Ferrovie del Sud Est si sono mosse più di 12 milioni di persone”, numeri molto vicini a quelli pre-Covid.

A trainare è il turismo: “abbiamo avuto i principali picchi nel periodo estivo e in quello delle festività natalizie”, ha spiegato Corradi. Numeri positivi anche per i regionali dove, ha sottolineato, “continuiamo a investire per migliorare i treni. Abbiamo messo sui binari 400 mezzi nuovi e sul regionale investiamo un miliardo di euro all’anno”.

“I quasi 46 milioni di passeggeri che hanno scelto di viaggiare con le Frecce – spiega Trenitalia in una nota – hanno permesso alla collettività di risparmiare circa un miliardo di euro in termini di minori costi ambientali e sociali. Un passeggero che viaggia in treno tutte le settimane fra Milano e Roma, invece che in aereo, riduce infatti di nove tonnellate il peso delle emissioni di CO2 all’anno; se scegliesse il treno al posto dell’auto, risparmierebbe 4 tonnellate di CO2”.

Fonte: Travelnonstop.com