WELCOME TRAVEL STORE SULLA SCIA DELLA CONTINUITÀ

Nessuna rivoluzione in vista per Welcome Travel Store, sarà un nuovo corso, ma sulla scia del modello che è stato portato da Luca Caraffini all’interno di Welcome Travel Group. L’operazione di fusione per incorporazione della società specializzata nel modello di associazione in partecipazione in Wtg è stata “una decisione condivisa con Luca Caraffini, presa alla luce dell’evoluzione della società”. Ad affermarlo è Adriano Apicella, a.d. di Welcome Travel Group che, in una intervista rilasciata a Guida Viaggi, spiega come sia nata questa decisione, perché e come sarà portata avanti.

 

La genesi dell’operazione
“Nell’ultimo anno sono avvenute due cose. Una è stata la ripartenza veloce del mercato. In questo scenario, quella che, nel 2020 e nel 2021, era stata una necessità della formula Aip”, con la ripartenza non lo è stata più con la stessa intensità. “Il modello è stato visto come meno appetibile dalle adv per il tipo di impostazione – racconta Apicella -. Il modello portato avanti da Welcome Travel Store richiede che la società che si associa sia nuova. Il che è un vincolo importante per tutte le adv per poter partire, in quanto comporta la liquidazione della precedente società, il licenziamento dei dipendenti, il Tfr, ridare i finanziamenti avuti a inizio Covid. Sono tutti passaggi che diventano onerosi per l’adv e che hanno rappresentato una criticità”.
Il manager si sofferma anche sui numeri, osservando che “il piano di sviluppo prevedeva 60 adv (in Aip) nel 2022, ma l’anno si è chiuso con 10 associati secondo questa formula”. Un risultato che riconduce a “una criticità del settore in quel momento non prevista alla luce di questo primo anno. Pertanto si è reso inutile gestire il modello con una società a se stante, valutando che sarebbe stato più funzionale fare come nel caso della fusione tra Geo e Welcome, che ha creato sinergie”.

 

La reazione delle adv
Da qui la scelta di mettere in atto la fusione per incorporazione, portando a termine il processo di integrazione Welcome, Geo e Welcome Travel Store. “Una decisione che prima abbiamo condiviso con gli associati e c’è stato il gradimento da parte loro, anche perché i referenti che avevano nelle varie aree erano già referenti di Welcome Travel Group. Certamente Caraffini è stato fondamentale nel portare avanti il progetto e la formazione dei manager”, riconosce Apicella.
Inutile dire che, la notizia grossa è stata la fine della collaborazione con Luca Caraffini, padre del progetto. Inevitabile domandarsi come mai e quale possa essere stata la reazione delle adv in merito, vista la notorietà del manager e il legame creato con lui. Apicella spiega che “le adv l’hanno vista come una naturale evoluzione, ma al di là dell’attaccamento al manager, per loro nulla cambia a livello operativo in quanto i loro referenti erano già tutti di Welcome Travel Group”, ribadisce il manager.

 

Il “modello Caraffini” è confermato
In pratica il referente non cambia, così come non cambia il modello. E’ un’operazione nel segno della continuità, quindi. Il modello Caraffini va avanti, ma senza il manager che ne ha tracciato la strada. Il termine della sua collaborazione, come è stato già comunicato, è avvenuto in totale armonia con gli azionisti, ma Apicella spiega anche che c’è stata una “diversa visione del piano di sviluppo. Caraffini vedeva il modello arrivare in tre anni a 150-200 adv, oggi la visione che abbiamo sarà un modello per coinvolgere un mercato che crescerà ad una velocità molto più contingentata. Pertanto, ha un senso avere una società dedicata all’Aip se si arriva a certe numeriche, ma se sono più contenute, è più logico farla confluire all’interno di Welcome Travel Group. Il che è stato condiviso”.

 

L’associato deve essere nuovo
Apicella lo spiega chiaramente, la volontà di allargare le maglie sul modello la si poteva mettere in atto in due modi. O l’adv che aderisce al progetto è “una nuova società” o opera “come società precedente, ma questo avrebbe generato un maggior rischio”, per tutti quegli aspetti di cui si diceva prima, che poi vanno in capo alla sede. Da qui la scelta di “mantenere il modello rigido, cioè per Welcome Travel Store l’associato deve essere nuovo e non preesistente”.

Alla ripartenza del mercato – per ricollegarsi al discorso fatto in apertura – è successo anche che molte adv, già facenti parte del gruppo Welcome Travel Group, si sono interrogate sul perché rinunciare al proprio marchio ed hanno preferito rimanere con l’affiliazione commerciale classica al network, senza fare la conversione nell’Aip, verso cui hanno mostrato meno interesse. Le attuali 10 adv Welcome Travel Store, vedono 7 adv Wtg e 3 provenienti da fuori. Certo, Apicella è ben consapevole che il modello più rigido, che resta comunque fedele al modello originale, “rallenta un po’ lo sviluppo”, ma questo sembra non spaventarlo, in quanto sostiene che il modello deve “seguire il mercato” e nel mercato “non c’è stato un boom enorme dell’Aip – osserva -. Le adv hanno preferito andare verso il classico e conosciuto. Nel nostro caso abbiamo un’alta soddisfazione da parte degli associati. In Welcome Travel Group ci sono adv storiche e non sono tanto disposte a rinunciare al loro marchio. Certo, il discorso si può stravolgere, mantenendo la vecchia società, ma non è il nostro modello”, ci tiene a precisare il manager.

Come si sa la notizia della fusione per incorporazione è stata diffusa il 27 dicembre scorso in una nota. Alla domanda su come mai sia stata veicolata proprio in tale data (in concomitanza con il periodo delle feste), Apicella spiega che è stata solo una questione di tempistiche, nel senso che il Cda per discutere la delibera per la fusione è avvenuto il 22 dicembre scorso. Da lì poi la comunicazione. Sono stati fatti due Cda, uno per Wtg e uno per Wts.

 

Non è una dismissione
Vista l’analisi fatta dal manager, ci dovremo attendere una fase di stasi per l’Aip in generale? Come si sa nel 2020 e nel 2021 la formula era stata vista dal settore come la panacea di tutti i mali, ma poi a quanto pare tutto questo sviluppo non c’è stato. Cosa succederà adesso? “L’Aip non sta dimostrando di essere un modello esplosivo. C’è chi si rivolge a una adv e chi a neofiti, ma si è visto nella storia che, per quest’ultimo caso, per svilupparlo poi ci vogliono tre-cinque anni”.

Alla domanda se possano essere prese in considerazione possibili acquisizioni di realtà distributive che portano avanti la formula dell’Aip, la risposta del manager forse può sorprendere nel senso che è possibilista. O meglio, Apicella lo spiega chiaramente: “Se ci sono opportunità di mercato, ne valuteremo lo sviluppo. Il nostro modello lo presidiamo bene e diamo valore”. Però, precisa: “Non abbiamo trattative in corso o attività, ma c’è interesse a presidiare il comparto, anche se l’associato da gestire è più complicato dell’affiliato, ma il nostro core business resta l’affiliazione”.

C’è un altro aspetto che il manager vuole mettere in luce e cioè che è “soddisfatto” dell’Aip di Welcome Travel Group, “è un modello che rimarrà. Non è una dismissione”, afferma convinto. Insomma, l’Aip di casa Welcome Travel Group proseguirà il suo cammino, magari non correrà come una Ferrari, ma continuerà a correre, ad una velocità un po’ diversa, in base a quello che sarà il ritmo del mercato.

 

Fonte: Guida Viaggi (autore: Stefania Vicini)

M-Facility, quarant’anni d’esperienza per l’innovazione del settore del turismo

Il settore del turismo è una delle principali industrie del nostro Paese e, come tale, non può che beneficiare dell’evoluzione delle procedure di incasso e pagamento che sono costantemente orientate all’innovazione e all’individuazione di soluzioni che soddisfino maggiormente le aspettative dei clienti.

Nell’intervista di oggi, quindi, Arena Digitale ospita M-Facility, un nuovo operatore finanziario che all’evoluzione normativa nel settore dei pagamenti coniuga esperienza e professionalità in ambito tecnologico, soprattutto nell’ambito turistico contribuendo a “garantire il buon esito delle transazioni finanziarie”.

Forte della sua esperienza, M-Facility S.p.A. ha ideato, prodotto e realizzato STS: una piattaforma in grado di garantire le transazioni finanziarie fra i soggetti che formano la filiera del turismo, tipicamente fornitori di servizi turistici (tour operator, compagnie aeree, di navigazione e trasporto, altro) e Agenzia di Viaggi.

Per i nostri lettori ascolteremo quali sono le nuove tendenze del mercato dei pagamenti nel settore turistico da Marcello Maggi e Daniele Fiorini, rispettivamente presidente e direttore generale di M-Facility.

Per cominciare, riserviamo la domanda d’esordio al presidente Maggi. Presidente, chi è M-Facility e di cosa si occupa?

La società nasce sulle esperienze e sulle competenze maturate in quelli che sono oramai 40 anni nel mondo dell’informatica applicata al credito, alla finanza ed al mondo bancario.

Il punto di forza di MF è la profonda conoscenza delle dinamiche interne nei vari settori che trattiamo, con i quali abbiamo avuto diretta esperienza in passato: sistemi di pagamento, monetica, circuiti internazionali delle carte di credito.

In sostanza quello che facciamo, e che ci proponiamo di fare in modo ancora più incisivo grazie alla rivoluzione portata in essere dalla PSD2, è semplificare e innovare il mondo dei sistemi di pagamento con nuovi servizi legati all’open banking.

L’adattamento alle opportunità presentate dalla normativa PSD2 ha comportato una transizione complessa o si è trattato di un percorso per certi versi naturale?

La normativa della PSD2 in qualche modo completa il modello di riferimento di STS.

Cerchiamo cioè di cogliere le opportunità che la direttiva consente al mercato dei servizi di pagamento di aprirsi a soggetti terzi autorizzati diversi dalle banche, consentendo di portare servizi innovativi nel mercato.

La nostra VISION è risultata allineata ad uno degli aspetti più lungimiranti della direttiva PSD2, e cioè l’avere un sistema bancario europeo sempre più aperto e concorrenziale, capace di attrarre anche quelle fette di mercato storicamente refrattarie ai sistemi finanziari moderni.

Proprio per questo utilizziamo come strumento principe il conto corrente, che è diffuso in modo capillare tra tutte le fasce della popolazione italiana ed europea, e che poi è l’oggetto centrale dell’open banking.

Questo cambiamento tocca molto da vicino MF e ci offre la possibilità di migliorare ulteriormente il nostro business, riducendo il time to market e consentendo di offrire servizi innovativi e di facile utilizzo per il mercato. Per questo M-Facility sta per MARKET FACILITY.

Qual è il valore aggiunto che recate da un lato alle procedure di incasso e pagamento e dall’altro al comparto turistico?

Quello che facciamo ormai da molti anni è trasferire un know how da un settore ad un altro.

La sofisticatezza dei sistemi che vengono adottati nel mondo del credito e l’organizzazione propria di questo settore funzionano praticamente da secoli ed hanno degli standard di sicurezza elevatissimi ed inoltre la certezza del trasferimento è praticamente assoluta.

Quello che noi ci siamo proposti di fare, e che costituisce attualmente la nostra attività, è di trasferire tutto questo know how dal settore del credito a quello che abbiamo preso in considerazione, che al momento è il turismo: quindi portiamo l’organizzazione e la raffinatezza di questi sistemi in questa realtà. In questo contesto STS razionalizza e semplifica le transazioni fra gli operatori del settore con enormi risparmi in termini economici e finanziari.

Entrando poi nel vivo col direttore Fiorini, vorremmo sapere cos’è e come funziona il servizio STS e perché può considerarsi uno strumento tanto innovativo quanto tradizionale?

STS è a tutti gli effetti un gateway di pagamento B2B. Serve a semplificare e garantire i pagamenti nella filiera del turismo. STS utilizza le tecnologie più innovative offerte dal mercato OPEN BANKING, API e Bonifico Istantaneo. Facendo leva sul conto corrente STS fa in modo che le agenzie di viaggio non debbano immobilizzare del denaro in fidejussioni, o altri strumenti a garanzia dei pagamenti, dando allo stesso tempo la certezza immediata dell’incasso lato fornitore. Oltre a ciò, anche la rendicontazione risulta semplificata e razionalizzata.

Quali sono i suoi vantaggi per gli aderenti?

Non amo particolarmente parlare di vantaggi in termini assoluti, perché la mia esperienza mi porta a dire che questi li possono determinare solamente gli operatori che tutti i giorni si misurano con la loro attività. Parlerei piuttosto di funzionalità: vediamole in modo schematico.

Lato fornitore la certezza immediata dell’incasso è evidentemente il plus più importante. Da qui ne deriva la possibilità di poter ampliare la propria rete commerciale senza nessuna incertezza e senza alcun rischio finanziario a livello nazionale ed internazionale, è STS che garantisce l’incasso.

Lato agenzie di viaggi: nessun obbligo di utilizzare la carta di credito, gestione finanziaria diretta dei propri impegni, zero costi per l’utilizzo di STS, ci teniamo a specificare nessun costo fisso, nessun costo di attivazione e nessun costo variabile di gestione. L’agenzia di viaggi si dovrà occupare solamente di verificare e gestire i costi del conto corrente.

Le funzionalità di STS permettono agli operatori di liberare ingenti somme di denaro, in particolar modo alle agenzie di viaggi, che anziché essere immobilizzate a garanzia dei pagamenti, possono essere utilizzate per altri investimenti. Questo è quanto avviene già oggi con Trenitalia che infatti restituisce le fidejussioni alle agenzie che hanno aderito a STS

Quale pensa che possa essere l’evoluzione del mercato dei pagamenti nel turismo, ritiene ci siano già delle novità disruptive pronte a fare breccia nel mercato?

Da un punto di vista strategico è sempre più evidente dal nostro osservatorio come la concorrenza nel mercato del turismo, e non solo, si sposti sempre di più verso gli strumenti di incasso e pagamento, e noi siamo fermamente convinti che STS su questo è in prima linea. Chi per primo saprà cogliere queste opportunità assumerà un vantaggio competitivo in grado di durare negli anni.

Quali sono le prospettive di sviluppo di breve e medio periodo su cui state lavorando?

Rafforzare il nostro ruolo di trade union fra il settore del turismo e quello del credito per agevolare ulteriori soluzioni di mercato. Quello che porta la nostra società sul mercato deriva proprio dalla grande esperienza maturata nel settore del credito ed in quello del turismo.

Ancora oggi, infatti, troppo spesso gli Istituti di Credito gestiscono il settore del turismo in modo asettico. Non riescono cioè a cogliere le esigenze specifiche del mercato ed a costruirci sopra un servizio finanziario. Proprio quello che invece è stata l’ideazione ed è ancora oggi il modello vincente che ci ha portato a sviluppare STS.

 

Fonte: ARENAdigitale.it