La promozione di quest’anno è imperdibile ed è indirizzata sia ad Agenzie di Viaggio che a Fornitori di Servizi turistici
Vieni a trovarci all’ interno del padiglione C7 presso lo stand di AIAV, nostro partner storico. Riceverai un Voucher di 50€.
Per chi aderisce ad STS 50 euro in omaggio!
SCONTO di 50 euro sugli acquisti effettuati tramite STS per le Agenzie di Viaggio
SCONTO di 50 euro sulle commissioni per i Fornitori di Servizi (verificare)
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Anche gli amici di Ellade Viaggi partecipano alla promozione TTG!
Per le Agenzie di Viaggi che attiveranno sia STS che la biglietteria marittima di Ellade doppio sconto di 50 euro!
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*lo sconto sarà valido per una spesa minima di 200 euro ed entro e non oltre il 30/11/2024
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TG Travel Experience è la principale fiera B2B del turismo in Italia. È un evento fondamentale per tutti gli operatori del settore, dai tour operator alle agenzie di viaggi, dalle compagnie aeree agli enti del turismo.
L’edizione 2024 di TTG si svolge a Rimini dal 9 all 11 Ottobre 2024.
Il TTG rappresenta un punto di riferimento per:
1- Incontri B2B: L’evento favorisce numerosi incontri tra buyer e seller, facilitando la creazione di nuove partnership e lo sviluppo di nuovi prodotti turistici.
2- Tendenze e Innovazioni: TTG è sempre all’avanguardia nel presentare le ultime novità del settore, dalle destinazioni emergenti ai nuovi modelli di viaggio, fino alle tecnologie più innovative.
3- Formazione e Networking: Sono stati organizzati numerosi workshop e conferenze per approfondire temi di attualità e favorire lo scambio di idee tra i partecipanti.
Anche quest’anno siamo pronti a semplificare e rendere il Vostro lavoro meno costoso grazie a STS!
STS – Settlement Technology System – è il nostro gateway di pagamento B2B dedicato alla filiera del turismo, e permette sia ad Agenzie di Viaggi che a Fornitori di Servizi turistici di ottenere la certezza ISTANTANEA per incassi e pagamenti utilizzando il semplice conto corrente!
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Nel mondo dinamico e competitivo delle agenzie di viaggio, la gestione finanziaria efficiente è fondamentale per il successo. Le agenzie di viaggio devono affrontare una serie di sfide, tra cui la gestione dei flussi di cassa, il pagamento dei fornitori, e la raccolta dei pagamenti dai clienti. In questo contesto, un conto corrente business con un canone low cost può fare una grande differenza. Questo articolo promuove un conto corrente business ordinario dedicato alle agenzie di viaggio, con un canone mensile di soli 5€. Il conto corrente è sottoscrivibile tramite un nostro partner bancario.
Specificità del Settore
Le agenzie di viaggio operano in un settore con dinamiche uniche. Devono gestire flussi di cassa complessi, con pagamenti anticipati dei clienti e pagamenti posticipati ai fornitori. Un conto corrente business ordinario, progettato per rispondere a queste esigenze specifiche, può semplificare notevolmente la gestione finanziaria.
Competitività e Margini di Profitto
Con margini di profitto spesso ridotti, ogni euro risparmiato sui costi operativi può contribuire significativamente alla redditività di un’agenzia di viaggio. Un conto corrente con un canone mensile di soli 5€ offre un’opportunità di risparmio tangibile, permettendo alle agenzie di destinare più risorse ad altre aree cruciali del business, come il marketing o l’innovazione dei servizi.
Sicurezza e Affidabilità
Le agenzie di viaggio gestiscono transazioni finanziarie rilevanti e sensibili. Un conto corrente dedicato offre livelli di sicurezza elevati, proteggendo i dati finanziari e garantendo transazioni sicure. Inoltre, un’istituzione bancaria affidabile offre la tranquillità di sapere che i fondi sono gestiti in modo sicuro e professionale.
Una delle principali caratteristiche di questo conto corrente è il canone mensile di soli 5€. Questo costo contenuto permette alle agenzie di viaggio di gestire le proprie finanze senza dover affrontare spese eccessive. In un settore dove i margini di profitto possono essere sottili, risparmiare sui costi bancari è un vantaggio significativo.
Bonifici
Bonifici “On Line” (*) : GRATUITI
Bonifici “On Line” istantanei (**): GRATUITI
(*) B.E.U. Multipli Disposti. Commissioni per disposizioni con addebito in conto (per singolo bonifico) tramite Remote Banking teletrasmesso dal cliente:
- accreditati presso filiali stessa banca
- accreditati presso altre banche
- accreditati presso banche del Gruppo
(**) Bonifico Istantaneo. Costo a carico dell’ordinane in aggiunta alle commissioni del Bonifico SEPA ordinario:
- Maggiorazione esecuzione Bonifico Istantaneo stessa banca
- Maggiorazione esecuzione Bonifico Istantaneo appoggiati su altra banca 0,02%0 max € 20
- Minimo Maggiorazione esecuzione Bonifico Istantaneo singolo e multiplo
Aiav ha sottoscritto un protocollo di intesa con M-Facility finalizzato all’implementazione di un’innovativa soluzione tecnologica destinata a semplificare le transazioni finanziarie nelle agenzie di viaggi e snellire la gestione operativa delle pratiche.
Soluzione tecnologica avanzata
La Commissione europea ha presentato due proposte normative per portare i pagamenti e il settore finanziario in generale nell’era digitale, migliorare la protezione dei consumatori e la concorrenza nei pagamenti elettronici, consentendo ai consumatori di condividere i propri dati in modo sicuro in modo da poter ottenere una gamma piu’ ampia di prodotti e servizi finanziari meno costosi. La revisione della direttiva sui servizi di pagamento prevede misure per contrastare le frodi ed estendere i diritti al rimborso di chi ne e’ vittima, maggiore trasparenza sulle spese bancomat, garantire l’accesso ai prestatori di servizi di pagamento non bancari l’accesso a tutti i sistemi di pagamento Ue. La proposta legislativa per un quadro per l’accesso ai dati finanziari stabilisce diritti e obblighi per gestire la condivisione dei dati dei clienti nel settore finanziario al di la’ dei conti di pagamento.
La Commissione indica che negli ultimi anni il mercato dei servizi di pagamento e’ cambiato notevolmente: anche nella Ue i pagamenti elettronici sono in costante crescita, raggiungendo un valore di 240 trilioni di euro nel 2021 (rispetto ai 184,2 trilioni di euro nel 2017). Questa tendenza e’ stata accelerata dalla pandemia. Nuovi fornitori, abilitati dalle tecnologie digitali, sono entrati nel mercato, in particolare fornendo servizi di “open banking”, vale a dire la condivisione sicura di dati finanziari tra banche e societa’ di tecnologia finanziaria. Sono emersi anche tipi di frode piu’ sofisticati, che mettono a rischio i consumatori e compromettono la fiducia. Ecco i motivi del nuovo pacchetto comunitario.
Con la revisione della direttiva sui servizi di pagamento, la Commissione prevede di creare un sistema per verificare l’allineamento dei beneficiari numeri Iban con i loro nomi di conto obbligatori per tutti i bonifici. I diritti dei clienti sono migliorati per esempio nei casi in cui i loro fondi sono temporaneamente bloccati e cosi’ il funzionamento dell’open banking, rimuovendo gli ostacoli alla fornitura di servizi e migliorando il controllo dei clienti sui propri dati di pagamento, consentendo l’ingresso nel mercato di nuovi servizi innovativi.
Si prevede di incrementare la disponibilita’ di contante nei negozi e tramite gli sportelli automatici, consentendo ai rivenditori di fornire servizi di contante ai clienti senza richiedere un acquisto e chiarendo le regole per gli operatori indipendenti di sportelli automatici.
La proposta garantisce ai consumatori la possibilita’ di continuare a effettuare pagamenti e transazioni elettroniche in tutta sicurezza nella Ue, a livello nazionale o transfrontaliero, in euro e non.
Per quanto concerne la proposta legislativa per un quadro per l’accesso ai dati finanziari si prevede la possibilita’ ma nessun obbligo per i clienti di condividere i propri dati con utenti di dati (strumenti, consulenza online personalizzata). Per i titolari dei dati dei clienti (istituti finanziari) c’e’ l’obbligo di mettere questi dati a disposizione degli utenti(altri istituti finanziari di imprese fintech) predisponendo l’infrastruttura tecnica e previa autorizzazione del cliente. I clienti avranno pieno controllo su chi accede ai propri dati e per quale.
Vengono definiti regimi di responsabilita’ per le violazioni dei dati e meccanismi di risoluzione delle controversie nell’ambito dei sistemi di condivisione dei dati finanziari, in modo che i rischi di responsabilita’ non siano un disincentivo per i titolari dei dati a renderli disponibili.
Incentivi aggiuntivi per i titolari di dati affinche’ mettano in atto interfacce di alta qualita’ per gli utenti attraverso un ragionevole compenso da parte degli utenti dei dati in linea con i principi generali della condivisione dei dati tra imprese (B2B) stabiliti nella proposta di legge sui dati (le imprese piu’ piccole dovranno solo corrispondere un indennizzo al costo).
In pratica, spiega la Commissione, questa proposta ‘portera’ a prodotti e servizi finanziari piu’ innovativi per gli utenti e stimolera’ la concorrenza nel settore finanziario.
Ad esempio, i consumatori beneficeranno di una migliore gestione e consulenza delle finanze personali. Processi precedentemente gravosi come i servizi di confronto o il passaggio a un nuovo prodotto diventeranno piu’ agevoli ed economici, compresa ad esempio l’elaborazione automatizzata delle domande di mutuo. Le pmi sarebbero inoltre in grado di accedere a una gamma piu’ ampia di servizi e prodotti finanziari, come prestiti piu’ competitivi grazie a dati piu’ facilmente accessibili sulla loro solvibilita”.
Nel dettaglio, la proposta Ue sull’estensione dei diritti di rimborso prevede due situazioni: per i consumatori che hanno subito danni causati dall’impossibilita’ del servizio di verifica di rilevare una mancata corrispondenza tra il nome e l’Iban del beneficiario e per i consumatori vittime di un “spoofing’, frode in cui il truffatore contatta il consumatore fingendosi un dipendente della banca inducendolo con l’inganno a compiere alcune azioni che gli causano danni finanziari. Le vittime di frodi di “spoofing” (imbroglio) possono avere il diritto di richiedere il risarcimento dei danni per l’intero importo della transazione fraudolenta, a condizione che comprendano la presentazione di una denuncia alla polizia e la notifica senza indebito ritardo. Il rimborso non sarebbe consentito in caso di “grave negligenza” da parte della vittima, incluso il fatto di essere vittima piu’ di una volta dello stesso tipo di frode. Lo “spoofing” dovrebbe essere convincente, ad esempio replicando l’indirizzo e-mail o il numero di telefono esatti della banca numero.
Il nuovo servizio di verifica Iban/nome identifica e segnala al pagatore prima del completamento di un ordine di pagamento, le discrepanze tra il nome e l’identificativo unico di un beneficiario per i bonifici istantanei denominati in euro. Tale servizio viene esteso a tutti i bonifici nella Ue e sara’ gratuito.
La proposta Ue interviene anche sul blocco dei fondi su una carta di pagamento. Quanto questa viene usata per un importo iniziale stimato (ad esempio presso una stazione di servizio, un hotel o un autonoleggio), i fondi vengono normalmente bloccati sulla carta dopo che il pagatore ha dato il consenso. I fondi bloccati non sono disponibili per la spesa dell’utente fino al rilascio, il che puo’ causare difficolta’ finanziarie. Le prove raccolte dalla Commissione dimostrano che i fondi bloccati possono essere sproporzionati o irragionevolmente elevati rispetto all’importo finale, se noto. Lo svincolo dei fondi bloccati inutilizzati puo’ richiedere fino a diverse settimane o addirittura richiedere un’esplicita richiesta di svincolo da parte del pagatore. La Commissione propone modifiche per accelerare il pagamento dei fondi bloccati inutilizzati e per richiedere che l’importo bloccato sia proporzionato all’importo finale previsto.
Sulla disponibilita’ di contante, Bruxelles spiega che attualmente un rivenditore puo’ fornire contanti a un cliente senza essere autorizzato e supervisionato ma solo in associazione con un acquisto (“cashback”). Al fine di aumentare ulteriormente l’accesso al contante, si vuole consentire ai rivenditoridi offrire un servizio di fornitura di contante anche in assenza di un acquisto da parte di un cliente, senza dover ottenere una licenza o essere un agente di un istituto di pagamento. A questo sono associate alcune condizioni, come un tetto massimo di 50 euro per prelievo (per garantire una concorrenza leale con gli sportelli automatici e per evitare che i negozi finiscano rapidamente i contanti) e l’obbligo di rendere pubbliche eventuali commissioni addebitate.
La distribuzione di contante tramite sportelli automatici richiede generalmente una licenza, ma esiste un’esclusione per alcuni operatori di sportelli automatici, che, secondo Bruxelles, si e’ rivelata difficile da applicare nella pratica. Di qui la proposta di permettere in modo piu’ esplicito a determinati gestori di sportelli automatici (quelli che non gestiscono conti di pagamento) di gestire sportelli automatici senza licenza.
Quanto all”open banking’, il processo mediante il quale i fornitori di servizi di informazione sui conti (Aisp) e i fornitori di servizi di avvio di pagamento (Pisp) offrono (o consentono ad altre parti di fornire) servizi a valore aggiunto agli utenti accedendo, su richiesta dell’utente, ai dati del proprio conto detenuti da banche e altri fornitori di conti di pagamento, l’obiettivo e’ regolamentarlo complessivamente per migliorarne il funzionamento ‘evitando cambiamenti radicali che potrebbero destabilizzare il mercato o generare ulteriori costi di attuazione significativi’: vengono proposti nuovi requisiti sostanziali per le interfacce di accesso ai dati dedicate. Viene introdotto un elenco di ostacoli vietati all’accesso ai dati. Le banche non dovranno piu’ mantenere indefinitivamente (a meno che non siano esentate) due interfacce di accesso ai dati (una dedicata e il suo ‘fall-back’); le possibilita’ di accesso ai dati di emergenza rimarranno disponibili per i fornitori di servizi bancari aperti in circostanze specifiche e temporanee al fine di garantire la loro continuita’ operativa in caso di inattivita’ dell’interfaccia primaria. Infine, le banche e altri fornitori di conti di pagamento saranno tenuti a istituire un “cruscotto” che consenta ai consumatori di servizi bancari aperti di vedere a colpo d’occhio quali diritti di accesso ai dati hanno concesso e a chi, e di revocare l’accesso tramite questo strumento.
Per l’accesso dei prestatori di servizi di pagamento non bancari a un conto bancario, la Commissione propone che i requisiti per le banche in merito ai servizi di conto bancario ai prestatori di servizi di pagamento non bancari siano ‘notevolmente inaspriti, con un obbligo piu’ forte per le banche di spiegare il rifiuto di accesso, coprendo anche il ritiro del servizio’. La giustificazione del rifiuto ‘deve basarsi sulla situazione specifica, compresi seri motivi per sospettare che attivita’ illecite siano perseguite da o tramite l’istituzione di pagamentp o un modello di business o un profilo di rischio che causi gravi rischi per l’ente creditizio. Quest’ultimo potra’ presentare ricorso presso un’autorita’ nazionale contro qualsiasi decisione di una banca di non aprire o chiudere un conto. Oltre alle banche commerciali, anche le banche centrali potranno fornire servizi di conto a fornitori di servizi di pagamento non bancari.
Sull’accesso ai dati finanziari dei clienti, si tratta di un ambito ne’ regolamentato ne’ supervisionato e cio’ ‘crea rischi per i clienti perche’ attualmente non hanno il controllo sui propri dati per accedere ai servizi basati sui dati al di la’ dei pagamenti’. In assenza di regole su chi puo’ accedere ai dati e su cosa possono farne, i clienti ‘non sono sufficientemente fiduciosi nel consentire la condivisione dei dati, senza strumenti per gestire le autorizzazioni di condivisione dei dati, spesso sentono di non avere un controllo sufficiente. Sono quindi spesso riluttanti a condividerli’. La proposta riguarda i dati dei clienti che gli istituti finanziari in genere raccolgono, archiviano ed elaborano parte della loro normale interazione con i clienti che possono essere persone fisiche o clienti commerciali. Cio’ include i dati trasmessi dai clienti stessi e i dati sulle transazioni derivanti dalle interazioni con i loro fornitori di servizi finanziari
Fonte: Arena Digitale
Si è svolto presso la Sala del Refettorio, Palazzo San Macuto – Camera dei Deputati, il Digital Day, il grande evento del digitale in cui si sono confrontate imprese ed istituzioni
La formazione digitale per migliorare l’inclusione sociale e la competitività del Sistema Italia sono i temi conduttori della ventesima edizione del Digital Day, che si è svolta oggi, 29 maggio 2023, presso la Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto della Camera dei Deputati promosso dalla testata Arena Digitale (www.arenadigitale.it) in collaborazione con l’Associazione Prestatori Servizi di Pagamento, la Fondazione Italian Digital Hub (IDH) e il Consiglio Nazionale degli Ingegneri. L’appuntamento è stato un’utile e costruttiva occasione di confronto tra istituzioni, imprese, professionisti per mettere a fattor comune idee, proposte, competenze ed esperienze sottolineando il valore universale e trasversale del digitale.
L’ultimo triennio ha rappresentato un periodo cruciale per la trasformazione digitale dell’Italia. Secondo le stime di Anitec-Assinform (l’Associazione italiana per l’information technology legata a Confindustria) il giro d’affari dell’economia digitale è passato da 71,9 miliardi di euro del 2019, anno pre-pandemia, a 75,3 miliardi di euro del 2022 ed è previsto crescere anche nei prossimi anni. Nel 2023 dovrebbe attestarsi a oltre 79 miliardi per poi salire a 83 miliardi nel 2024 e a 87 miliardi nel 2025. Un numero sempre maggiore di cittadini ha maturato poi una significativa esperienza con gli strumenti e le procedure digitali, anche presso la pubblica amministrazione. Ad oggi sono più di 35 milioni le identità digitali SPID attivate e, secondo i dati di Agid, sono stati oltre un miliardo nel 2022 gli accessi ai servizi online tramite Spid. Per quanto riguarda le aziende, una recente ricerca svolta da Deloitte evidenzia che il 63% delle imprese italiane sta utilizzando almeno una delle tecnologie 4.0 attualmente disponibili, mentre il restante 37% è ancora in fase di valutazione.
Una adeguata formazione digitale è fattore cruciale per consentire l’esercizio della cittadinanza attiva e per migliorare il livello di competitività delle imprese. Nell’ultimo triennio, la Fondazione IDH – che raccoglie circa 350 imprese – presieduta da Maurizio Pimpinella – ha offerto supporto attivo e gratuito in termini di formazione e informazione a oltre 4000 imprese, a professionisti e a cittadini per favorire il loro processo di inclusione nell’economia digitale.
L’evento di oggi ha visto la partecipazione di oltre 50 relatori tra vertici di aziende, professionisti, accademici, rappresentanti di alcune delle realtà più innovative del panorama nazionale ed internazionale tra cui: Stefano Cuzzilla, presidente Federmanager, Luca dal Fabbro, presidente Iren, Fulvio Furlan, segretario generale UILCA, Antonello Garzoni, rettore università LUM ‘Giuseppe De Gennaro’, Angelo Tofalo, direttore scientifico fondazione ‘Cyber Security Italy Foundation’; Domenico Pellegrino, Ceo ‘Bluvacanze’, Paolo Cuccia, presidente Artribune, Paolo Temporiti , head of Italy Cesee e middle east Ingenico, Nicola Grandis – Ceo Asc27; Salvatore Borgese, GM Mooney, Michelangelo Bottesini – Head of digital Finance Teamsystem
La transizione digitale è uno dei pilastri del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e “l’Italia è tra principali beneficiari delle risorse del Pnrr. Di queste 71,8 miliardi sono destinati alla transizione ecologica mentre 48,1 miliardi alla transizione digitale. E’ quindi evidente – ha sottolineato Pimpinella – che la digitalizzazione dei processi economici, amministrativi e sociali rappresenta l’imperdibile opportunità per la rinascita di una società maggiormente equa, inclusiva, competitiva e sostenibile”.
Nel corso del Digital Day è stato firmato l’accordo di collaborazione tra L’Associazione Prestatori Servizi di Pagamento, la Fondazione Italian Digital Hub e l’Università LUM di Bari per la creazione di un Osservatorio permanente sul digitale che sarà declinato in numerosi altri osservatori verticali (tra cui turismo, blockchain, intelligenza artificiale, pagamenti elettronici, cyber security, sport, agricoltura) divisi per settore, che abbracciano tutti i principali ambiti socio-economici coinvolti dalla trasformazione digitale. “Obiettivo dell’Osservatorio sul Digitale LUM-APSP è mettere a sistema le eccellenze del mondo accademico e del mondo manageriale e professionale per costruire un think-tank orientato ad interpretare i principali fenomeni del digitale (Blockchain, criptovalute, intelligenza artificiale) e il loro impatto sui pagamenti elettronici” ha dichiarato il Rettore dell’Università LUM prof. Antonello Garzoni a margine della cerimonia di firma.
Il presidente della Fondazione IDH Pimpinella ha commentato a sua volta con soddisfazione la firma dell’accordo. “Secondo le rilevazioni del nostro centro studi, gran parte delle imprese italiane soprattutto al Mezzogiorno – ha riferito – investe solo il 10% del fatturato in innovazione. L’Osservatorio creato oggi con la LUM avrà quindi la doppia funzione di essere, per un verso, uno strumento per la più ampia diffusione della cultura digitale, e per altro verso uno stimolo ulteriore nella promozione e l’adozione di soluzioni innovative presso le imprese, soprattutto alla luce delle ingenti risorse messe a disposizione delle pmi nel Mezzogiorno”.
Il Digital Day è stato anche l’occasione per annunciare la presentazione del libro “La Scala del digitale” scritto a quattro mani da Maurizio Pimpinella e dal presidente di Federmanager, Stefano Cuzzilla. Il libro, che si propone di aiutare i lettori, siano essi manager, dipendenti della Pubblica amministrazione o semplici cittadini interessati al digitale, ad orientarsi in questo sistema, è concepito come una “guida in divenire”, uno spaccato dinamico e ricco di proposte e di idee sulle potenzialità del digitale per lo sviluppo del Paese.
A conclusione del Digital Day, Pimpinella ha lanciato un appello alle istituzioni e alle imprese, mettendo a disposizione l’esperienza e le competenze del centro studi della Fondazione IDH per favorire la realizzazione di progetti di sistema incentrati sul digitale e in questo modo accrescere la competitività e creare posti di lavoro. “La trasformazione digitale non deve diventare solo un fenomeno tecnico – sistemico, ma dev’essere un elemento radicato nelle abitudini, nelle procedure e nella cultura del nostro Paese, cosi’ da agevolare una crescita omogenea”.
Fonte: ArenaDigitale.it
Nella splendida e autorevole cornice dell’Aula del Parlamentino del CNEL, presso la sede di Villa Lubin, si è svolto il convegno dal titolo: “Normativa, tecnologie e pagamenti valore per imprese, cittadini e PA”, organizzato dall’Associazione Prestatori Servizi di Pagamento in collaborazione con l’Osservatorio Imprese e Consumatori e la partnership di Arena Digitale.
L’evento è stato introdotto dal presidente dell’Associazione Prestatori Servizi di Pagamento e della Fondazione Italian Digital Hub Maurizio Pimpinella e dall’avvocato Raffaella Grisafi, presidente operativo di OIC.
“La trasformazione digitale rappresenta un processo irreversibile che va supportato e assecondato proattivamente. Anche in questo settore, il tempismo è importante perché un conto è “arrivare nel futuro” mentre si sta componendo un conto è farlo quando è già diventato passato. Per essere protagonisti della trasformazione e padroni del nostro destino dobbiamo investire in competenze, l’unico strumento in grado di rendere società, imprese e PA efficienti, efficaci, competitive, sostenibili e unite allo stesso tempo” – ha affermato in apertura Maurizio Pimpinella
L’avvocato Grisafi – presidente operativo OIC – nel corso della sua introduzione, ha illustrato i cambiamenti che stanno avvenendo nell’ambito dei consumi: “La digitalizzazione sta trasformando il modello di comportamento del consumatore: occorre un intervento coordinato di progettazione delle norme, dei prodotti e delle tecnologie che tenga conto a monte dei diritti ed in cui la tutela del cliente non sia interpretata come un limite ma come un valore per l’azienda che vuole concorrere su un mercato sicuro, inclusivo e virtuoso”.
A seguito degli interventi introduttivi, la dottoressa Paola Giucca – Capo del Servizio Strumenti e Servizi di Pagamento al Dettaglio della Banca d’Italia– è intervenuta per portare ai presenti un saluto istituzionale. Nel corso del suo intervento, la dottoressa Giucca si è soffermata sul ruolo del regolatore nell’accompagnare la trasformazione digitale:
“lo sviluppo digitale comporta delle opportunità ma anche dei rischi dal punto di vista sociale. I regolatori sono chiamati ad un lavoro importante per sostenere lo sviluppo digitale e questo lavoro può passare attraverso un supporto alla conoscenza per le tecnologie ma anche ponendo regole volte a tutelare il buon funzionamento di questo utilizzo”.
All’incontro hanno partecipato numerosi rappresentati sia delle istituzioni, sia del mondo delle imprese, del professionismo e del terzo settore tra cui:
Riccardo Acciai – Dirigente Dipartimento Reti Telematiche e marketing Garante della Privacy; Avv. Sergio Aracu – Founding Partner Area Legale SRL Assocontact; Gian Sergio Bordoni – Country Manager PPI Italia; Bruno Natoli – CEO Mia-FinTech; Andrea Bianchi – Digital & Innovation Director Proxima; Ugo Chirico – CEO Cyberneid; Marcello Ferraguzzi – Presidente Commissione Finanza Agevolata presso ODCEC ROMA; Massimo Vaini – CEO BitQ; Riccardo Porta – Head of Business Development MyBank; Domenico Trodella – CEO MBSNet; Fulvio Bruno – Chairman and Chief Executive Officer TOC TOC; Dario Giordano – UDICON; Gianluca De Candia – Bankadvisor; Giuseppe Perrone – Partner EY; Mara Vendramin – CEO My-Money; Gianluca Enrietti – CEO Toduba; Alessio Villarosa – già sottosegretario al Ministero dell’economia e delle finanze e attualmente consulente su innovazione e finanza; Andrea Marini – Head of Institutional and Legal Affairs Experian; Salvatore Mafodda – CEO INEO; Erik Sogno – CEO Jatapay; Daniele Fiorini – DG M-Facility; Alberto Redigolo – Managing Director Metaxy
L’evento è stato quindi al contempo un’occasione di dibattito tra imprese e professionisti sullo stato dell’arte della trasformazione digitale in Italia e un momento di confronto diretto con le istituzioni. Caratteristica peculiare dell’evento è stata infatti quella di procedere attraverso una modalità di dibattito in “stile audizione” con interventi brevi e incisivi, espressamente indirizzati ad evidenziare gli aspetti fondamentali del tema affrontato.
Focus e filo conduttore delle relazioni è stato proprio il rapporto che il consumatore e le imprese, ma anche le PA, hanno sviluppato in particolare nei confronti della normativa, delle nuove tecnologie e delle procedure di incasso e pagamento: sia come tutela sia, soprattutto, come elemento di crescita e sviluppo.
Il motivo ricorrente degli interventi è stata, infatti, l’ineluttabilità della trasformazione digitale intesa non come limite ma come acceleratore dello sviluppo socio-economico del Paese e delle sue componenti umane e produttive, anche nei confronti del rapporto con una Pubblica Amministrazione che proprio grazie al ricorso sistematico alle nuove tecnologie potrebbe effettivamente diventare “amica” dei cittadini.
Questo filo conduttore è stato ricorrente anche negli altri interventi istituzionali della giornata del dottor Acciai e e del dott. Luchetti.
“La scarsa consapevolezza rispetto al vero valore dei nostri dati personali è probabilmente alla base di una loro disseminazione senza alcuna cautela da parte degli stessi interessati. Da questa divulgazione di informazioni e dalla loro raccolta abusiva da parte di soggetti senza scrupoli deriva un elevato numero di reati, alcuni anche molto gravi. Se è vero che i nostri dati hanno un valore, occorre imparare a custodirli. Come si fa con tutte le cose di valore…” ha affermato Riccardo Acciai-Dirigente Dipartimento Reti Telematiche e marketing Garante della Privacy nel corso della sessione introduttiva dell’evento.
Intervenuto sia in apertura sia in chiusura dell’evento, il dott. Federico Luchetti – DG OAM – ha ricordato che “Affinchè la digitalizzazione porti benefici è necessario garantire la concorrenza tra gli operatori e la tutela del consumatore attraverso regole che non impediscano lo sviluppo tecnologico ma che permettano di ottenere le informazioni necessarie a fare una scelta consapevole”.
Fonte: ArenaDigitale.it
Nessuna rivoluzione in vista per Welcome Travel Store, sarà un nuovo corso, ma sulla scia del modello che è stato portato da Luca Caraffini all’interno di Welcome Travel Group. L’operazione di fusione per incorporazione della società specializzata nel modello di associazione in partecipazione in Wtg è stata “una decisione condivisa con Luca Caraffini, presa alla luce dell’evoluzione della società”. Ad affermarlo è Adriano Apicella, a.d. di Welcome Travel Group che, in una intervista rilasciata a Guida Viaggi, spiega come sia nata questa decisione, perché e come sarà portata avanti.
La genesi dell’operazione
“Nell’ultimo anno sono avvenute due cose. Una è stata la ripartenza veloce del mercato. In questo scenario, quella che, nel 2020 e nel 2021, era stata una necessità della formula Aip”, con la ripartenza non lo è stata più con la stessa intensità. “Il modello è stato visto come meno appetibile dalle adv per il tipo di impostazione – racconta Apicella -. Il modello portato avanti da Welcome Travel Store richiede che la società che si associa sia nuova. Il che è un vincolo importante per tutte le adv per poter partire, in quanto comporta la liquidazione della precedente società, il licenziamento dei dipendenti, il Tfr, ridare i finanziamenti avuti a inizio Covid. Sono tutti passaggi che diventano onerosi per l’adv e che hanno rappresentato una criticità”.
Il manager si sofferma anche sui numeri, osservando che “il piano di sviluppo prevedeva 60 adv (in Aip) nel 2022, ma l’anno si è chiuso con 10 associati secondo questa formula”. Un risultato che riconduce a “una criticità del settore in quel momento non prevista alla luce di questo primo anno. Pertanto si è reso inutile gestire il modello con una società a se stante, valutando che sarebbe stato più funzionale fare come nel caso della fusione tra Geo e Welcome, che ha creato sinergie”.
La reazione delle adv
Da qui la scelta di mettere in atto la fusione per incorporazione, portando a termine il processo di integrazione Welcome, Geo e Welcome Travel Store. “Una decisione che prima abbiamo condiviso con gli associati e c’è stato il gradimento da parte loro, anche perché i referenti che avevano nelle varie aree erano già referenti di Welcome Travel Group. Certamente Caraffini è stato fondamentale nel portare avanti il progetto e la formazione dei manager”, riconosce Apicella.
Inutile dire che, la notizia grossa è stata la fine della collaborazione con Luca Caraffini, padre del progetto. Inevitabile domandarsi come mai e quale possa essere stata la reazione delle adv in merito, vista la notorietà del manager e il legame creato con lui. Apicella spiega che “le adv l’hanno vista come una naturale evoluzione, ma al di là dell’attaccamento al manager, per loro nulla cambia a livello operativo in quanto i loro referenti erano già tutti di Welcome Travel Group”, ribadisce il manager.
Il “modello Caraffini” è confermato
In pratica il referente non cambia, così come non cambia il modello. E’ un’operazione nel segno della continuità, quindi. Il modello Caraffini va avanti, ma senza il manager che ne ha tracciato la strada. Il termine della sua collaborazione, come è stato già comunicato, è avvenuto in totale armonia con gli azionisti, ma Apicella spiega anche che c’è stata una “diversa visione del piano di sviluppo. Caraffini vedeva il modello arrivare in tre anni a 150-200 adv, oggi la visione che abbiamo sarà un modello per coinvolgere un mercato che crescerà ad una velocità molto più contingentata. Pertanto, ha un senso avere una società dedicata all’Aip se si arriva a certe numeriche, ma se sono più contenute, è più logico farla confluire all’interno di Welcome Travel Group. Il che è stato condiviso”.
L’associato deve essere nuovo
Apicella lo spiega chiaramente, la volontà di allargare le maglie sul modello la si poteva mettere in atto in due modi. O l’adv che aderisce al progetto è “una nuova società” o opera “come società precedente, ma questo avrebbe generato un maggior rischio”, per tutti quegli aspetti di cui si diceva prima, che poi vanno in capo alla sede. Da qui la scelta di “mantenere il modello rigido, cioè per Welcome Travel Store l’associato deve essere nuovo e non preesistente”.
Alla ripartenza del mercato – per ricollegarsi al discorso fatto in apertura – è successo anche che molte adv, già facenti parte del gruppo Welcome Travel Group, si sono interrogate sul perché rinunciare al proprio marchio ed hanno preferito rimanere con l’affiliazione commerciale classica al network, senza fare la conversione nell’Aip, verso cui hanno mostrato meno interesse. Le attuali 10 adv Welcome Travel Store, vedono 7 adv Wtg e 3 provenienti da fuori. Certo, Apicella è ben consapevole che il modello più rigido, che resta comunque fedele al modello originale, “rallenta un po’ lo sviluppo”, ma questo sembra non spaventarlo, in quanto sostiene che il modello deve “seguire il mercato” e nel mercato “non c’è stato un boom enorme dell’Aip – osserva -. Le adv hanno preferito andare verso il classico e conosciuto. Nel nostro caso abbiamo un’alta soddisfazione da parte degli associati. In Welcome Travel Group ci sono adv storiche e non sono tanto disposte a rinunciare al loro marchio. Certo, il discorso si può stravolgere, mantenendo la vecchia società, ma non è il nostro modello”, ci tiene a precisare il manager.
Come si sa la notizia della fusione per incorporazione è stata diffusa il 27 dicembre scorso in una nota. Alla domanda su come mai sia stata veicolata proprio in tale data (in concomitanza con il periodo delle feste), Apicella spiega che è stata solo una questione di tempistiche, nel senso che il Cda per discutere la delibera per la fusione è avvenuto il 22 dicembre scorso. Da lì poi la comunicazione. Sono stati fatti due Cda, uno per Wtg e uno per Wts.
Non è una dismissione
Vista l’analisi fatta dal manager, ci dovremo attendere una fase di stasi per l’Aip in generale? Come si sa nel 2020 e nel 2021 la formula era stata vista dal settore come la panacea di tutti i mali, ma poi a quanto pare tutto questo sviluppo non c’è stato. Cosa succederà adesso? “L’Aip non sta dimostrando di essere un modello esplosivo. C’è chi si rivolge a una adv e chi a neofiti, ma si è visto nella storia che, per quest’ultimo caso, per svilupparlo poi ci vogliono tre-cinque anni”.
Alla domanda se possano essere prese in considerazione possibili acquisizioni di realtà distributive che portano avanti la formula dell’Aip, la risposta del manager forse può sorprendere nel senso che è possibilista. O meglio, Apicella lo spiega chiaramente: “Se ci sono opportunità di mercato, ne valuteremo lo sviluppo. Il nostro modello lo presidiamo bene e diamo valore”. Però, precisa: “Non abbiamo trattative in corso o attività, ma c’è interesse a presidiare il comparto, anche se l’associato da gestire è più complicato dell’affiliato, ma il nostro core business resta l’affiliazione”.
C’è un altro aspetto che il manager vuole mettere in luce e cioè che è “soddisfatto” dell’Aip di Welcome Travel Group, “è un modello che rimarrà. Non è una dismissione”, afferma convinto. Insomma, l’Aip di casa Welcome Travel Group proseguirà il suo cammino, magari non correrà come una Ferrari, ma continuerà a correre, ad una velocità un po’ diversa, in base a quello che sarà il ritmo del mercato.
Fonte: Guida Viaggi (autore: Stefania Vicini)
Il settore del turismo è una delle principali industrie del nostro Paese e, come tale, non può che beneficiare dell’evoluzione delle procedure di incasso e pagamento che sono costantemente orientate all’innovazione e all’individuazione di soluzioni che soddisfino maggiormente le aspettative dei clienti.
Nell’intervista di oggi, quindi, Arena Digitale ospita M-Facility, un nuovo operatore finanziario che all’evoluzione normativa nel settore dei pagamenti coniuga esperienza e professionalità in ambito tecnologico, soprattutto nell’ambito turistico contribuendo a “garantire il buon esito delle transazioni finanziarie”.
Forte della sua esperienza, M-Facility S.p.A. ha ideato, prodotto e realizzato STS: una piattaforma in grado di garantire le transazioni finanziarie fra i soggetti che formano la filiera del turismo, tipicamente fornitori di servizi turistici (tour operator, compagnie aeree, di navigazione e trasporto, altro) e Agenzia di Viaggi.
Per i nostri lettori ascolteremo quali sono le nuove tendenze del mercato dei pagamenti nel settore turistico da Marcello Maggi e Daniele Fiorini, rispettivamente presidente e direttore generale di M-Facility.
Per cominciare, riserviamo la domanda d’esordio al presidente Maggi. Presidente, chi è M-Facility e di cosa si occupa?
La società nasce sulle esperienze e sulle competenze maturate in quelli che sono oramai 40 anni nel mondo dell’informatica applicata al credito, alla finanza ed al mondo bancario.
Il punto di forza di MF è la profonda conoscenza delle dinamiche interne nei vari settori che trattiamo, con i quali abbiamo avuto diretta esperienza in passato: sistemi di pagamento, monetica, circuiti internazionali delle carte di credito.
In sostanza quello che facciamo, e che ci proponiamo di fare in modo ancora più incisivo grazie alla rivoluzione portata in essere dalla PSD2, è semplificare e innovare il mondo dei sistemi di pagamento con nuovi servizi legati all’open banking.
L’adattamento alle opportunità presentate dalla normativa PSD2 ha comportato una transizione complessa o si è trattato di un percorso per certi versi naturale?
La normativa della PSD2 in qualche modo completa il modello di riferimento di STS.
Cerchiamo cioè di cogliere le opportunità che la direttiva consente al mercato dei servizi di pagamento di aprirsi a soggetti terzi autorizzati diversi dalle banche, consentendo di portare servizi innovativi nel mercato.
La nostra VISION è risultata allineata ad uno degli aspetti più lungimiranti della direttiva PSD2, e cioè l’avere un sistema bancario europeo sempre più aperto e concorrenziale, capace di attrarre anche quelle fette di mercato storicamente refrattarie ai sistemi finanziari moderni.
Proprio per questo utilizziamo come strumento principe il conto corrente, che è diffuso in modo capillare tra tutte le fasce della popolazione italiana ed europea, e che poi è l’oggetto centrale dell’open banking.
Questo cambiamento tocca molto da vicino MF e ci offre la possibilità di migliorare ulteriormente il nostro business, riducendo il time to market e consentendo di offrire servizi innovativi e di facile utilizzo per il mercato. Per questo M-Facility sta per MARKET FACILITY.
Qual è il valore aggiunto che recate da un lato alle procedure di incasso e pagamento e dall’altro al comparto turistico?
Quello che facciamo ormai da molti anni è trasferire un know how da un settore ad un altro.
La sofisticatezza dei sistemi che vengono adottati nel mondo del credito e l’organizzazione propria di questo settore funzionano praticamente da secoli ed hanno degli standard di sicurezza elevatissimi ed inoltre la certezza del trasferimento è praticamente assoluta.
Quello che noi ci siamo proposti di fare, e che costituisce attualmente la nostra attività, è di trasferire tutto questo know how dal settore del credito a quello che abbiamo preso in considerazione, che al momento è il turismo: quindi portiamo l’organizzazione e la raffinatezza di questi sistemi in questa realtà. In questo contesto STS razionalizza e semplifica le transazioni fra gli operatori del settore con enormi risparmi in termini economici e finanziari.
Entrando poi nel vivo col direttore Fiorini, vorremmo sapere cos’è e come funziona il servizio STS e perché può considerarsi uno strumento tanto innovativo quanto tradizionale?
STS è a tutti gli effetti un gateway di pagamento B2B. Serve a semplificare e garantire i pagamenti nella filiera del turismo. STS utilizza le tecnologie più innovative offerte dal mercato OPEN BANKING, API e Bonifico Istantaneo. Facendo leva sul conto corrente STS fa in modo che le agenzie di viaggio non debbano immobilizzare del denaro in fidejussioni, o altri strumenti a garanzia dei pagamenti, dando allo stesso tempo la certezza immediata dell’incasso lato fornitore. Oltre a ciò, anche la rendicontazione risulta semplificata e razionalizzata.
Quali sono i suoi vantaggi per gli aderenti?
Non amo particolarmente parlare di vantaggi in termini assoluti, perché la mia esperienza mi porta a dire che questi li possono determinare solamente gli operatori che tutti i giorni si misurano con la loro attività. Parlerei piuttosto di funzionalità: vediamole in modo schematico.
Lato fornitore la certezza immediata dell’incasso è evidentemente il plus più importante. Da qui ne deriva la possibilità di poter ampliare la propria rete commerciale senza nessuna incertezza e senza alcun rischio finanziario a livello nazionale ed internazionale, è STS che garantisce l’incasso.
Lato agenzie di viaggi: nessun obbligo di utilizzare la carta di credito, gestione finanziaria diretta dei propri impegni, zero costi per l’utilizzo di STS, ci teniamo a specificare nessun costo fisso, nessun costo di attivazione e nessun costo variabile di gestione. L’agenzia di viaggi si dovrà occupare solamente di verificare e gestire i costi del conto corrente.
Le funzionalità di STS permettono agli operatori di liberare ingenti somme di denaro, in particolar modo alle agenzie di viaggi, che anziché essere immobilizzate a garanzia dei pagamenti, possono essere utilizzate per altri investimenti. Questo è quanto avviene già oggi con Trenitalia che infatti restituisce le fidejussioni alle agenzie che hanno aderito a STS
Quale pensa che possa essere l’evoluzione del mercato dei pagamenti nel turismo, ritiene ci siano già delle novità disruptive pronte a fare breccia nel mercato?
Da un punto di vista strategico è sempre più evidente dal nostro osservatorio come la concorrenza nel mercato del turismo, e non solo, si sposti sempre di più verso gli strumenti di incasso e pagamento, e noi siamo fermamente convinti che STS su questo è in prima linea. Chi per primo saprà cogliere queste opportunità assumerà un vantaggio competitivo in grado di durare negli anni.
Quali sono le prospettive di sviluppo di breve e medio periodo su cui state lavorando?
Rafforzare il nostro ruolo di trade union fra il settore del turismo e quello del credito per agevolare ulteriori soluzioni di mercato. Quello che porta la nostra società sul mercato deriva proprio dalla grande esperienza maturata nel settore del credito ed in quello del turismo.
Ancora oggi, infatti, troppo spesso gli Istituti di Credito gestiscono il settore del turismo in modo asettico. Non riescono cioè a cogliere le esigenze specifiche del mercato ed a costruirci sopra un servizio finanziario. Proprio quello che invece è stata l’ideazione ed è ancora oggi il modello vincente che ci ha portato a sviluppare STS.
Fonte: ARENAdigitale.it
Stringersi la mano non è mai stato così bello! Costa Crociere torna finalmente a incontrare di persona gli agenti di viaggi per ascoltarne i bisogni, condividere idee e strategie e continuare a pianificare insieme il futuro. Sono decine gli appuntamenti in programma che si susseguono in queste settimane nelle principali città italiane e a bordo delle navi Costa. Un ricchissimo palinsesto d’autunno che coinvolge migliaia di agenzie di viaggi di tutta Italia, costruito per ringraziare i partner della distribuzione che non hanno mai smesso di essere al fianco della compagnia e presentare loro tutte le iniziative commerciali e di prodotto e i nuovi servizi per il 2023.
Incontri che sono supportati dal lancio della campagna commerciale Black Friday, dall’8 al 30 novembre. Un’iniziativa che offre l’opportunità imperdibile di prenotare in anticipo, e a prezzi convenienti, crociere con partenze fino all’estate, e che sarà accompagnata da un importante piano di comunicazione con spot in tv, radio, sms, dem, online media e social durante tutto il periodo per invogliare i clienti ad andare in agenzia e a prenotare sin da ora la propria crociera per il nuovo anno.
Tutte le tappe del roadshow di Costa
Riccardo Fantoni CostaCatania, Palermo, Cagliari, Bari, Napoli, Roma, Milano, Torino, Genova, Bologna, Mestre e Verona: sono le 12 tappe del roadshow “Insieme per creare valore” che per tutto il mese di novembre vede la direzione commerciale Italia della compagnia incontrare oltre 1.500 agenzie di viaggi. Ogni appuntamento rappresenta un’occasione unica per tornare a parlarsi di persona e conoscere in anteprima i contenuti del nuovo contratto di valore e tutti gli strumenti e servizi, ancora più utili e premianti, che Costa Crociere metterà a disposizione delle agenzie a partire dal mese di dicembre.
Dopo gli incontri sul territorio di ottobre tra gli area manager e oltre 1.700 agenti di viaggi, dai primi di novembre sono ripartiti anche i fam trip dedicati alla scoperta del prodotto: quattro crociere – a bordo di Costa Smeralda, Costa Firenze e Costa Pacifica – durante le quali circa 1.000 agenti stanno avendo l’opportunità di toccare con mano, ancora una volta, la qualità delle crociere Costa, dalle esperienze gastronomiche uniche e indimenticabili alle nuove escursioni a terra più lunghe di sempre fino al ricchissimo palinsesto di intrattenimento a bordo.
«Siamo davvero felici del riscontro che tutte queste iniziative stanno avendo. La partecipazione e l’entusiasmo da parte delle agenzie di viaggi sta superando ogni nostra aspettativa – commenta il direttore vendite, Riccardo Fantoni – Abbiamo voluto ripartire da dove ci eravamo lasciati: tornare a incontrarci di persona per ascoltare gli agenti, che rimangono i primi e più importanti ambasciatori del nostro prodotto».
Black Friday, Costa spinge l’early booking
Novembre, però, vuol dire anche Black Friday. Per continuare a stimolare la domanda e portare sin da ora i clienti a prenotare in agenzia la loro prossima crociera, guardando non solo all’inverno ma anche alla prossima primavera-estate, Costa ha lanciato una speciale campagna commerciale con oltre 150 crociere in promozione, con partenze fino ad aprile 2023, su Mediterraneo, Emirati Arabi, Caraibi e crociere transatlantiche di posizionamento. Con prezzi a partire da 299 euro per persona, confermando la prenotazione con soli 50 euro di acconto, i clienti Costa potranno prenotare senza pensieri e a prezzi vantaggiosi il loro prossimo viaggio, con cancellazione gratuita fino a 30 giorni dalla partenza per le crociere entro il 31 marzo 2023.
Fonte: lagenziadiviaggi.it
Come i clienti dei taxi che tengono sempre d’occhio il tassametro, gli italiani in viaggio nel 2023 faranno molta attenzione all’eurometro. Emerge infatti una crescente attenzione degli italiani al portafoglio, con prenotazioni sempre più a ridosso della data di partenza e verso destinazioni e luoghi esotici, ma raggiungibili con voli a corto e medio raggio. È il risultato della ricerca di Volagratis sui trend di viaggio per il prossimo anno, che ha redatto pure una lista di destinazioni da tenere d’occhio perché saranno quelle soggette a un incremento di interesse dei flussi turistici italiani: dalla vicina Amsterdam fino al lontano Giappone, da Londra ai Paesi Baschi.
Nel dettaglio la ricerca ha individuato quattro trend che caratterizzeranno l’anno nuovo e le destinazioni da non perdere.
Innanzitutto ci sarà grande attenzione al budget a disposizione: ad influenzare le scelte degli italiani per i viaggi nel 2023 saranno infatti soprattutto la situazione socio-economica globale e i rincari della stagione fredda, due fattori che porteranno a scegliere viaggi low cost. Nessuna rinuncia, quindi, solo una maggiore attenzione al portafoglio, perché viaggiare è un bisogno sempre più sentito, come hanno dimostrato gli ultimi due anni, nei quali, nonostante le limitazioni, gli italiani non hanno mai smesso di andare alla scoperta di luoghi nuovi, anche se a soli pochi passi da casa. Ed in tal senso Volagratis.com ha individuato le settimane in cui costerà meno volare nel 2023. Secondo i dati raccolti dal portale, i prezzi più bassi dei voli si troveranno nella quarta e nella quinta settimana dell’anno (dal 23 gennaio al 5 febbraio), nelle quali si concentrerà il maggior numero di voli low cost, seguite dalla seconda (9-15 gennaio) e dalla diciannovesima (8-14 maggio).
Il secondo aspetto riguarda le tempistiche nelle prenotazioni: il prossimo anno, infatti, si assisterà ad una forte crescita dei viaggi last minute. Un trend, questo, già emerso nel mese di ottobre 2022, quando il 40% dei booking è avvenuto con una finestra di prenotazione che va da un giorno a un massimo di tre settimane prima della partenza, con il 16% delle prenotazioni effettuate entro 7 giorni dal viaggio.
Ma le spese ridotte e le prenotazioni last minute, sempre secondo la ricerca di volagratis.com non toglieranno però ai viaggiatori la voglia di ricercare l’esotico, magari vicino a casa, concentrandosi quindi su viaggi a corto e medio raggio che, però, consentono di scoprire usi e costumi diversi da quelli europei. A tal proposito i dati raccolti da volagratis.com tra settembre e ottobre 2022 che evidenziano, rispetto ai due mesi precedenti, una crescita a doppia e tripla cifra delle ricerche per mete quali Sharm el Sheikh (+156%), Marrakech (+140%), la capitale giordana Amman (+137%) e Dubai (+39%).
A influenzare le scelte sulle mete di viaggio saranno, infine, anche alcuni degli eventi più attesi per il 2023, come i grandi appuntamenti musicali, culturali e sportivi che permetteranno quindi non solo di visitare una città, ma anche di vivere un’esperienza unica durante il soggiorno.
Il trend, che si consoliderà sempre di più nei prossimi dodici mesi, ha già influenzato le ricerche dei voli tra la fine del 2021 e il 2022, quando, in concomitanza dell’annuncio dell’elezione di Torino come città ospitante dell’Eurovision, ben un terzo delle ricerche effettuate sul portale (32,6%) si è riferito a soluzioni per volare e dormire nel capoluogo piemontese. Lo stesso è avvenuto, anche se per ragioni differenti, in occasione dei funerali della Regina Elisabetta, quando, il giorno successivo alla notizia della morte dell’amatissima sovrana, Volagratis.com ha registrato un incremento di ricerche di voli dall’Italia verso Londra del 971%.
Fonte: lagenziadiviaggi.it
Tamburi riconferma ancora una volta la sua fiducia nel gruppo Alpitour: nel resoconto intermedio di gestione al 30 settembre il gruppo riferisce che l’operatore “sta accelerando la crescita del fatturato, degli ordini e della redditività”.
In generale Tip chiude i primi nove mesi con un utile pro forma consolidato di oltre 122,7 milioni e con un patrimonio netto di oltre 1,14 miliardi, dopo distribuzioni nel periodo di dividendi per oltre 20 milioni e acquisti di azioni proprie per ulteriori 16,9 milioni. Le quote di risultato delle partecipazioni collegate hanno contribuito per oltre 43 milioni; la plusvalenza sulla cessione di Be per circa 100 milioni.
La posizione finanziaria netta consolidata al 30 settembre 2022, “tenuto anche conto del prestito obbligazionario, ma senza considerare attività finanziarie non correnti e ritenute sotto il profilo gestionale liquidità utilizzabile a breve – afferma il gruppo -, era negativa per circa 351,6 milioni, rispetto ai circa 380,8 milioni al 31 dicembre 2021. La variazione del periodo è in buona parte riferibile all’incasso del provento della vendita di Be (netto del reinvestimento in Engineering) e di obbligazioni, al netto dell’impiego di liquidità per finalizzare gli investimenti in partecipazioni, la distribuzione di dividendi e l’acquisto di azioni proprie”.
In questo contesto la società constata con dispiacere che “l’attuale corso del titolo Tip sia così inspiegabilmente depresso. Con target price degli analisti tra i 12 ed i 13 euro per azione, con plusvalenze implicite che agli attuali prezzi di mercato delle partecipate quotate superano abbondantemente il miliardo di euro ma che sono attorno ai due miliardi se si ragiona a livello di Valore Intrinseco Netto il corso di borsa attuale a noi pare molto penalizzante. Per questo insistiamo con il buy back e riteniamo che lo stesso sia un ottimo modo di continuare ad investire le liquidità in portafoglio”.
“Stiamo vivendo il periodo più indecifrabile da molte decine di anni – afferma il gruppo -. Il passo indietro sulla globalizzazione a seguito dell’invasione russa in Ucraina, l’inusitato mismatch tra domanda ed offerta di molte merci, le imprevedibili storture sul mercato del lavoro in tutto il mondo e le difficoltà sulle catene logistiche, sono fenomeni, peraltro concomitanti, i cui effetti sono veramente difficili da prevedere. Va però evidenziata la totale incoerenza tra l’andamento delle partecipate di Tip ed il clima generale che si respira, non solo in Italia. E’ verosimile che il 2022 si chiuda, per TIP e per quasi tutte le partecipate, con risultati record“.
Fonte:guidaviaggi.it
Dossier riaperto per ottenere le migliori condizioni possibili per lo sviluppo della compagnia e chiusura della privatizzazione di Ita Airways entro la fine dell’anno. Sono intervenuti a margine di due distinti eventi il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e quello delle Infrastrutture Matteo Salvini per fornire alcune indicazioni sulla linea del Governo in merito alla compagnia aerea.
Secondo quanto riportato da Lapresse, Urso ha spiegato che “il Governo cercherà le condizioni migliori perché vi sia lo sviluppo industriale di quella che non è più una compagnia statale ma è sicuramente ancora una compagnia di bandiera”.
Da parte sua Salvini ha sottolineato che l’importante è fornire un futuro certo al vettore a prescindere dall’offerta che si scelga. Fondamentale inoltre chiudere la partita entro la fine dell’anno: “Sarebbe opportuno altrimenti ci saranno altre centinaia di milioni di euro di denaro pubblico da spendere”.
Fonte:ttgitalia.com
Spalle larghe, sguardo lungo. Nelle stanze del tour operating si lavora a testa bassa per arrivare pronti alla primavera 2021. Azioni di back office, elaborate con minuzia in questa fase di stallo, che cambieranno il volto di alcune tra le principali aziende del travel. O comunque ne muteranno l’approccio al mercato.
Due esempi tra tutti.
Il primo è Alpitour: il colosso torinese, nonostante la crisi da Covid-19, incassa la fiducia del suo principale investitore – la Tip di Giovanni Tamburi – e guarda avanti annunciando una colossale riorganizzazione. L’intero blocco t.o. si compatterà in Alpitour Spa, società che, dal prossimo marzo, assorbirà Eden Viaggi Spa e Press & Swan Spa e vedrà al suo timone il vero artefice di questa operazione: quel Pier Ezhaya che oggi è anche a capo di Astoi. Al suo fianco, nell’organigramma appena comunicato, Giuliano Gaiba nel ruolo di direttore operativo, mentre tra i nomi spicca quello di Alessandro Seghi come direttore commerciale trade. Una fusione per incorporazione, quella appena annunciata, che spiana la strada – come espresso dalla stessa Alpi – per “una razionalizzazione dei brand che valorizzi specializzazioni e peculiarità”. E di cui si conosceranno presto i dettagli.
Così, mentre a nord si lavora per semplificare i processi e renderli più efficienti, c’è già chi a sud stringe accordi imponenti. È il caso della Valtur di Nicolaus che, rendendo noto il suo ritorno in Sicilia con il Brucoli Village, nel Catanese, annuncia un accordo più ampio con Aeroviaggi e la famiglia Mangia.
«Lavoreremo insieme per plasmare congiuntamente alcuni prodotti – spiega Giuseppe Pagliara, amministratore delegato del Gruppo Nicolaus – I nuovi prodotti potranno esprimere al meglio il potenziale delle caratteristiche dei nostri format, grazie a una progettualità condivisa in tutti i passaggi, fattore che si tradurrà anche in una leva di vendita forte per la distribuzione».
Il riferimento è in particolare alla cura di «ogni aspetto della fruizione di una struttura alberghiera», fattore determinante anche nel post Covid, quando la sicurezza sanitaria resterà comunque la parola d’ordine. La holding di Ostuni, sempre in piena pandemia, aveva annunciato l’acquisizione del brand I Viaggi del Turchese (ex Tui), strutturandosi sempre più come grande polo villaggista.
Queste sono le operazioni rese pubbliche finora. E molte altre sono attese in un mercato del tour operating destinato a mutare profondamente.
Articolo scritto da lagenziadiviaggi.it
C’è una deadline segnata in rosso nelle agende di mezzo mondo: primavera 2021. La stagione che con tutta probabilità vedrà ripartire viaggi e lavoro nel turismo organizzato. È la speranza di un intero settore che ricorderà il 2020 come l’anno del più grande choc economico, quello causato dalla pandemia. E dunque, arrivati a dicembre, dopo mesi di disperazione e incredulità, è il momento di guardare anche con ottimismo al futuro più prossimo e di cogliere i piccoli e grandi segnali che già permettono di vedere la luce in fondo al tunnel.
Il vaccino prima di tutto: è evidente che l’unica vera svolta verrà dall’ormai imminente distribuzione del vaccino contro il Sars-CoV-2. Ben vengano gli esperimenti di passaporti sanitari (Iata ha appena lanciato il Travel Pass, ndr), la creazione di corridoi turistici e i protocolli di sicurezza, ma la vera ripartenza del settore avverrà nel momento in cui la popolazione mondiale inizierà a essere vaccinata.
Nel frattempo, a piccoli passi, l’Unione europea sembra voler accogliere la pressante richiesta della travel industry di dotarsi di regole comuni per i viaggi intra-Ue e di creare un sistema di tamponi rapidi in tutti gli aeroporti europei. Una mossa che potrebbe essere implementata entro l’inizio del 2021 e darebbe una mano al trasporto aereo. Perfino il realista Michael O’Leary, ceo di Ryanair Group, alle prime notizie sull’efficacia dei tre vaccini, si è lasciato poi prendere dall’enryanaitusiasmo. «Per l’estate 2021 ci aspettiamo un traffico passeggeri che torni al 75-80% dei livelli di crisi pre-coronavirus», ha detto durante il Wtm Virtual, l’evento londinese che per la prima volta è andato in scena solo virtualmente.
Ma proprio per le fiere passa anche il futuro del travel trade e i segnali vanno proprio in direzione di una primavera 2021 di rinascita. Sarà altissima la concentrazione di manifestazioni nel periodo marzo-giugno 2021 – da Bit Milano a Fitur Madrid, passando per l’Atm di Dubai e il Wtm Latin America – che sanciranno non solo il ritorno degli appuntamenti fisici, ma anche il nuovo modo di viaggiare e fare turismo.
Se il settore, infatti, sembra stia pian piano mettendosi alle spalle i mesi della crisi più nera è anche perché associazioni, movimenti e organizzazioni in Italia sono riuscite – non senza difficoltà e contrasti – a fare sentire la loro voce ai piani alti dei governi e delle amministrazioni regionali. Proprio mentre scriviamo, infatti, agenzie di viaggi, t.o. e guide turistiche stanno ricevendo aiuti di vario genere. Fondi perduti, prestiti e altre formule di sostegno che nella maggior parte dei casi permetteranno di far fronte alle casse ormai vuote e di affrontare un inverno ancora rigido sia lato vendite, sia lato costi. La pillola d’ottimismo è che questi aiuti possano frenare almeno in parte l’emorragia di chiusure a cui si rischia di assistere a inizio 2021.
Ma le adv non sono state certo a guardare durante questa lunga traversata nel deserto. La capacità di reinventarsi e di trovare occasioni di business è stato un fattore distintivo: dai temporary shop natalizi alla modalità da consulenti, da chi ha sperimentato il turismo di prossimità agli investimenti in formazione, fino alla nascita di modelli basati su coworking e imprese full digital: il cliente si troverà nel 2021 un agente iper-formato e informato, che nonostante le difficoltà ha sfruttato questo periodo per rinnovare la sua professionalità.
Ripartirà anche il settore aereo, falcidiato dalle restrizioni ai viaggi, e che ha visto già parecchi movimenti: la chiusure di Air Asia Japan, il merger tra Asiana e Korean, il ridimensionamento dei colossi europei (Lufthansa, Iag, Air France, easyJet) e gli aiuti di Stato che hanno mantenuto a galla le compagnie di mezzo mondo.
La nota positiva, però, è forse la più improbabile: a inizio 2021 torna in pista il Boeing 737 Max. Dopo quasi due anni di stop in seguito allo schianto in Etiopia, numerosi test e rodaggi e un nuovo software di gestione del sistema di controllo automatico Mcas, le agenzie di sicurezza Ue e Usa hanno dato il via libera a Boeing. Così l’aeromobile single aisle che doveva rivoluzionare i cieli (minor consumo di carburante e più efficienza operativa anche sulle tratte medio-lunghe) avrà la possibilità di farlo con 2 anni di ritardo e in un momento in cui tutto il settore deve ripartire da costi contenuti e flessibilità. In questi mesi, inoltre, molte compagnie hanno venduto o rottamato parte della flotta sia per esigenze economiche che per l’anagrafe dei velivoli: per Boeing sarà l’occasione giusta per far ripartire gli ordini già da inizio anno.
Infine, le travel bubble e il modello crociere: sono il simbolo della resilienza, dell’avanguardia e della forza di un intero settore, soprattutto nel cuore della vecchia Europa, che ci porteremo anche nel futuro. «Protocolli che hanno garantito sicurezza e intrattenimento – secondo il ceo di Msc Crociere, Gianni Onorato – e che saranno un modello per altre ripartenze in tutta l’industria. Anche negli Stati Uniti, per esempio».
Articolo scritto da lagenziadiviaggi.it
Saranno 40 le tappe virtuali nelle quali di articolerà il roadshow di Welcome Travel WE MEET, partito in questi giorni. “Non possiamo fermarci a causa del Covid – dichiara l’amministratore delegato Adriano Apicella –; il network si nutre di riflessioni, considerazioni e proposte che vengono dalla rete. I We Meet, nella nuova formula web edition, sono dunque un’importante occasione di confronto che ci consente di superare le restrizioni che stanno condizionando le nostre vite”.
Focus degli incontri l’analisi dello scenario attuale e delle prospettive future, oltre a un confronto diretto per meglio recepire le necessità delle agenzie del network e rispondere con nuove attività e servizi opportunamente tarati sul momento e sulle esigenze espresse dalle agenzie stesse.
L’organizzazione dei partecipanti per ogni tappa è stata affidata agli area manager Welcome Travel che hanno selezionato gruppi di agenti della medesima area territoriale, che possibilmente affrontano problematiche simili.
Nel corso degli incontri, della durata di circa un’ora e mezza, viene dato quindi ampio spazio all’ascolto delle agenzie proprio per accogliere nuovi contributi e spunti per sviluppare nuove strategie, in un’ottica di continuo miglioramento ed evoluzione del network.
Articolo scritto da ttgitalia.com
Alpitour Spa entra nel vivo. Un mese dopo l’annuncio da parte del Gruppo presieduto da Gabriele Burgio della fusione per incorporazione di Eden Viaggi Spa e Press & Swan Spa in un’unica (operativa dalla prossima primavera), parte il percorso di riorganizzazione, con la definizione di un nuovo organigramma della Divisione Tour Operating che possa garantire continuità e integrazione.
A Pier Ezhaya è stata assegnata la Direzione generale del tour operating. A lui riporteranno sia le funzioni di business sia quelle di staff, nonché i team Marketing & Social Media, affidati a Elena Usilla; l’area Sviluppo Strategico & Customer Care, seguita da Marco Maggioni; il Controllo di Gestione, diretto da Claudia Riccadonna e la Direzione Revenue & Digital, guidata da Paolo Meroni.
Area business
Per quanto riguarda l’area di business, la Direzione generale operativa è affidata a Giuliano Gaiba, a cui rispondono la Direzione Commerciale Trade, l’Operativo Vendite e la Direzione Prodotto. Quest’ultima vede Patrice Caradec a capo diAlpitour France, Franco Campazzo al vertice del cluster Mainstream e Paolo Guariento a capo del cluster Specialties.
La Direzione Commerciale Trade viene assegnata ad Alessandro Seghi, la cui squadra conta Angelo Cartelli (alla guida della struttura Vendite Trade Individuali) e Barbara Levi (area Gruppi & Mice ). L’Operativo Vendite sarà invece guidato da Ornella Panzeri.
I network
Per quanto riguarda i due network di proprietà, Welcome Travel Group Spa & Geo Spa – entrambi controllati in joint venture con Costa Crociere – entra nel team di Welcome Travel Group Andrea Moscardini, che assume il ruolo di direttore network.
Articolo scritto da ttgitalia.it
Con la registrazione della Corte dei Conti della newco Ita – Italia Trasporto Aereo, si apre ufficialmente il nuovo capitolo Alitalia. Il via libera al decreto di costituzione, da parte del massimo organo di magistratura contabile, era il passaggio atteso da giorni per avviare realmente il decollo della società con Francesco Caio alla presidenza e Fabio Lazzerini nel ruolo di amministratore delegato, affiancati da altri sette componenti del consiglio di amministrazione.
Come anticipato da corriere.it, Ita sarà una compagnia aerea “a trazione pubblica”, grazie all’accordo raggiunto tra i quattro ministeri di riferimento (Economia, Trasporti, Lavoro e Sviluppo economico), e partirà con un capitale sociale di 20 milioni di euro, destinati ad arrivare – secondo quanto previsto dal decreto Rilancio – a 3 miliardi di euro.
Ora si attende la prima riunione del cda, che avrà 30 giorni di tempo per stilare il piano industriale, convincere l’Unione europea della bontà del progetto (e, soprattutto, del fatto che la newco sia separata dall’attuale Alitalia) e soddisfare anche i sindacati che hanno chiesto da tempo un urgente confronto sui passaggi-chiave del piano: calendario alla mano e rispettando le tempistiche voluta dal governo Conte, Ita dovrebbe muovere i primi passi operativi entro fine anno.
E proprio nei giorni scorsi, il ceo Fabio Lazzerini ha delineato in un’intervista alla stampa una prima strategia di Ita nel settore cargo, con un forte impegno sui mercati-chiave, lasciando presumere anche una radicale revisione nei collegamenti esteri del nuovo vettore, con un concreto impegno a sviluppare una rete di voli di lungo raggio entro i prossimi 5 anni.
Anche se la newco si chiamerà ufficialmente Ita, n realtà volerà nel 2021 con il logo di Alitalia, avrà lo storico codice della compagnia (AZ) e anche quello del biglietto (che inizia con 055), così come comprenderà anche il programma fedeltà MilleMigli».
Tutti asset che dovranno essere acquistati dall’amministrazione straordinaria e che hanno un valore di mercato di circa 220 milioni di euro.
Fonte: lagenziadiviaggi.it
Mamma Alpitour porta a sé i suoi figli. Prende il via a novembre l’attesa riorganizzazione che compatta l’intero blocco tour operating: Eden Viaggi Spa e Press & Swan Spa confluiranno, da marzo 2021, in Alpitour Spa. “Con l’obiettivo primario – recita una nota aziendale – di guidare l’integrazione, lo sviluppo e l’ottimizzazione” del colosso torinese.
Rivisitato anche l’organigramma gestionale che “punta sulla continuità, ma riduce e semplifica i flussi decisionali”. Ferma restando la guida del Gruppo da parte del presidente e ceo Gabriele Burgio, la direzione generale tour operating è affidata a Pier Ezhaya. Da lui dipenderanno le funzioni di staff e di business. Le prime comprendono marketing e social media, pianificazione e sviluppo e i due network di proprietà: Welcome Travel Group Spa e Geo Travel Network Spa, società controllate in joint venture con Costa Crociere. Nell’area business, risponderanno a Ezhaya la direzione generale operativa affidata a Giuliano Gaiba e la direzione revenue & digital, guidata da Paolo Meroni.
Riporteranno, invece, a Gaiba la direzione commerciale trade, l’operativo vendite e la direzione prodotto. Quest’ultimo sarà riorganizzato in due grandi cluster distinti per tipologia di offerta e orientamento al target: il primo relativo al prodotto Mainstream, in cui confluiranno i brand Alpitour, Francorosso, Bravo Club, Eden Viaggi & Eden Village, Swantour, Margò e Karambola; il secondo rivolto al prodotto Specialties, dedicato al segmento più alto e tailor made, rappresentato da Viaggidea, Turisanda, Made e Presstour. Sempre a Giuliano Gaiba riporterà Alpitour France.
“Nel processo – chiarisce l’azienda – è inserito un lavoro di ricerca e analisi sui brand, effettuato anche in collaborazione con istituti esterni che hanno analizzato il percepito e i desiderata di clienti, agenti di viaggi e dipendenti”. Il risultato? “Un polo di tour operating trasversale, in grado di sfruttare sinergie operative, flussi rapidi e snelli e una razionalizzazione dei brand che valorizzi specializzazioni e peculiarità”.
«Uniremo le forze per essere ancora più immanenti sul presente, ma soprattutto sul futuro con una maggior razionalizzazione delle funzioni e dei brand e un’organizzazione più efficace ed efficiente che dovrà rispondere ai bisogni del mercato e dei clienti», afferma il direttore Ezhaya.
«La volontà è dare vita a una struttura aziendale ancora più compatta, solida e agile – spiega Christian Catiello, direttore organizzazione Gruppo Alpitour – Il progetto si affianca al programma Innova e ai suoi sviluppi tecnologici, entrambi focalizzati al cambiamento e al consolidamento delle competenze interne, per migliorare non solo la competitività dell’azienda sul mercato, ma soprattutto la collaborazione con tutti gli stakeholder esterni».
Fonte: www.lagenziadiviaggi.it
Il tour operating italiano ha un nuovo importante timoniere: è Pier Ezhaya, chief operating officer di Alpitour World, appena eletto presidente di Astoi Confindustria Viaggi e del Fondo Astoi a Tutela dei Viaggiatori per il mandato 2020-2022. Al suo fianco Marco Peci, nella carica di vice presidente, e Andrea Mele come vice-presidente vicario, oltre al Consiglio direttivo, a una rosa di sei delegati per i diversi ambiti di competenza e allo storico direttore generale Flavia Franceschini.
Uomo-chiave della Alpi di Tamburi, Ezhaya è stato scelto “per acclamazione” dai soci nel corso dell’Assemblea di oggi a Roma. Prende il posto del suo predecessore Nardo Filippetti.
Ezhaya, che già durante il lockdown aveva lottato in prima persona – nei palazzi, in tv, sui giornali – perché il settore turistico ricevesse dal governo il giusto sostegno, ora si fa carico della più grande responsabilità: difendere Astoi e il turismo organizzato in quello che lui stesso definisce «il momento più difficile».
«L’incertezza sulla ripresa e le incognite che abbiamo davanti sono impegnative, ma questo settore ha dimostrato una capacità di reazione straordinaria e nei momenti peggiori ha sempre saputo uscire dalle crisi con coraggio e determinazione», afferma il neo presidente in una prima nota ufficiale che suona come un Manifesto programmatico.
«L’inizio del mio mandato – dichiara – sarà caratterizzato da una forte relazione con le istituzioni politiche. La nostra associazione si è battuta alacremente per ottenere fondi a sostegno del settore e quanto ottenuto fino ad oggi dal governo è qualcosa ma, purtroppo, non basta; nessun comparto può sopravvivere a un così lungo periodo a fatturato zero. È perciò fondamentale continuare ad avere il supporto e il sostegno da parte delle istituzioni».
E fa sapere: «Anche in queste settimane sono in essere importanti interlocuzioni con il ministero degli Affari esteri volte a studiare modalità di ripresa progressiva e graduale per far ripartire i viaggi in sicurezza e con le necessarie tutele sanitarie».
Punto cardine dell’Ezhaya-pensiero è «fare squadra», non solo all’interno dell’associazione, ma «nel mercato e nell’intera filiera».
«Per avere maggiori tutele, relazioni stabili e forti con le istituzioni e il governo, la filiera – sostiene il numero uno di Astoi – dovrà mostrarsi compatta e superare schemi di parte a favore del bene comune. Dobbiamo avere una voce forte e univoca, che possa essere ascoltata con l’attenzione che merita».
Strategici anche i rapporti all’interno dell’Ue. «È importante – dichiara Ezhaya – intensificare le relazioni e il confronto con le associazioni del turismo dei diversi Paesi europei. Vivendo in un mercato sempre più allargato, il confronto con gli Stati dell’Unione è un inderogabile obiettivo, finalizzato a rendere Astoi visibile e connessa sul piano europeo».
E ringraziando Filippetti per il «vigore a difesa del comparto», il manager chiude con un messaggio di incoraggiamento per l’intero settore: «Pur nelle difficoltà dobbiamo guardare al futuro con speranza e fiducia, forti dei nostri ineguagliabili valori, della nostra passione e del nostro spirito di abnegazione».
In bocca al lupo, presidente Ezhaya. Mai incarico fu più meritato.
Fonte: lagenziadiviaggi.it
“La nuova Alitalia avrà un maggiore rispetto per l’ambiente e avrà una importante evoluzione nella digitalizzazione”.
Lo ha detto l’amministratore delegato designato della nuova compagnia aerea di bandiera, Fabio Maria Lazzerini. “L’emergenza Covid – ha spiegato l’ad – ha accelerato un processo già in atto nel ripensare stili e comportamenti di vita e anche il settore aereo è chiamato a indirizzare la sua azione sempre più verso aeromobili più leggeri e capaci di consumare meno carburante. Uno studio ci dice che aerei a basso impatto ambientale portano a un risparmio di circa il 45% di costi operativi, la maggior parte dovuti al consumo di minor carburante”, ha sottolineato Lazzerini.
Una svolta green che presuppone anche investimenti “importanti da parte dell’azienda, ma oggi abbiamo l’opportunità di andare ad acquisire aerei a costi inferiori rispetto al pre Covid”, ha concluso Lazzererini.
Fonte: travelnostop.com
“Il Recovery fund è una grande opportunità per il Paese, soprattutto dal punto di vista strategico rappresenta il futuro delle nuove generazioni alle quali abbiamo la grande responsabilità di lasciare un Paese migliore”.
È quanto ha detto l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Gianfranco Battisti, spiegando che FS investirà le risorse che arriveranno dall’Europa, Battisti “con grandi progetti infrastrutturali che cambieranno ulteriormente l’assetto logistico del Paese, ma soprattutto daranno una grande accelerazione all’accessibilità in aree della nazione, tipo il Sud, che oggi hanno un deficit di comunicazione”.
L’ad ha citato come esempio la tratta Napoli-Bari.
Fonte: travelnostop.com
Welcome Travel lancia una promo per favorire le agenzie di viaggi affiliate nell’attivazione della nuova app, che – in fase di riapertura – aiuta a comunicare in modo continuativo e immediato con i clienti per stimolare la voglia di vacanza.
Dedicata ai clienti delle agenzie del network, disponibile per iOS e Android, scaricabile da App Store e Google Play, l’app Welcome Travel permette, infatti, di restare in contatto con la propria agenzia di viaggi prima, durante e dopo la vacanza.
«Per supportare le agenzie del network anche nella fase di riapertura, fino a ottobre la nuova app verrà rilasciata gratuitamente a tutti i punti vendita che ne faranno richiesta – spiega Massimo Segato, direttore rete indiretta del network – E inoltre, abbiamo previsto una proroga della gratuità di altri 6 mesi per tutte le agenzie che entro il 31 ottobre registreranno almeno 500 download, ovvero 500 clienti che avranno scaricato la nostra app».
La nuova app è personalizzata per ogni singola agenzia che aderisce al servizio e integrata con tutte le funzionalità di WelGo!, il motore di ricerca Welcome Travel.
I clienti potranno consultare le proposte di vacanza selezionandole in base alle loro preferenze di data, destinazione, aeroporto di partenza, ecc. e contattare l’agenzia oppure – se lo desiderano – bloccare già l’opzione da confermare poi presso un punto vendita della rete Welcome. È anche possibile scaricare audioguide relative a città di particolare interesse turistico.
Il servizio prevede anche l’attivazione della funzionalità Wep@y, sistema di incassi e pagamenti online che permette alle agenzie del network di offrire ai propri clienti una modalità di pagamento digitale sicura e affidabile, utilizzando lo smartphone, pagando con le carte di credito in un’unica soluzione o scegliendo il pagamento rateale.
Fonte: lagenziadiviaggi.it
L’inizio della crisi è stato drammatico ed è stato richiesto un enorme lavoro di rimpatrio. «All’inizio il disagio era più finanziario ed economico, ora credo che sia più operativo». Interviene così Gabriele Burgio, presidente del Gruppo Alpitour, alla maratona #RipartiItalia in diretta streaming tv su Milano Finanza Class Cnbc, sottolineando ancora una volta l’urgenza di misure a sostegno della liquidità ma l’estrema necessità di una road map per la ripartenza del settore, oggi in una fase ripropositiva con un accenno di risveglio della domanda di viaggi.
Pianificare è imprescindibile per il turismo. «La nostra macchina ha bisogno di pianificazione, e mi riferisco a tutti i sistemi che girano attorno al comparto – spiega Burgio – Siamo tutti un po’ fermi, e molte manutenzioni non sono state neanche realizzate per via dei problemi legati ai cantieri edili. Quello che manca e chiediamo, anche se allo stesso ne capiamo le difficoltà, sono le regole, non avere trasparenza, protocolli per capire come ci si muove in un albergo, come si viaggia in aereo o si farà il check in. In mancanza di questo i clienti fanno fatica a prenotare e noi operatori non possiamo organizzarci».
Il booking, però, torna a muoversi: «Secondo le analisi che stiamo conducendo la domanda prevista è molto forte, e non ci riferiamo solo agli italiani – commenta il numero uno del colosso torinese – Nonostante la poca chiarezza sulla questione aeroporti, ad esempio, il 25% degli inglesi ha già prenotato una vacanza all’estero. Per quanto ci riguarda, nelle ultime settimane abbiamo registrato un aumento delle prenotazioni di circa il 20%: è un trend interessante, anche se si tratta di numeri piccoli».
Importanti, inoltre, anche gli stimoli che arrivano dall’estero, a partire da destinazioni come l’Egitto, pronto a riaprire l’ingresso ai viaggiatori da giugno, o come le Maldive, che vorrebbero riaccogliere i turisti da luglio. «Queste iniziative si uniscono a sforzi finanziari importanti e che danno positività, vedi la Turchia, che pagherà i posti vuoti in aereo per quegli aeromobili che porteranno passeggeri nel Paese».
Ulteriore peso, poi, potrebbe arrivare da un quadro di offerta differente per i nostri connazionali: «Basti pensare alla possibilità Egitto o alla chiusura continuata della Spagna, fattori che possono promettere, quando si ripartirà, un anno accettabile. Si attendono solo regole chiare, lato trasporto e hospitality: sì, per le strutture ricettive esiste già un documento dell’Organizzazione mondiale della sanità, ma ne attendiamo uno più italiano», conclude Burgio, auspicando tra l’altro un coordinamento anche a livello regionale, oltre che un futuro dove il turismo sia rappresentato nei tavoli con il governo in modo meno frammentario.
Fonte: lagenziadiviaggi.it