Si spaccia per agente della MSC crociere truffando l’Hotel Continental

E’ una notizia come le altre, ma con la differenza sostanziale che in questo caso specifico il “botto” è stato più pesante per l’albergatore o la società da lui legalmente rappresentata. Con una richiesta di risarcimento delle somme non godute, per oltre 13.000 euro.

Equivalente ai gruppi di turisti inviati da questa fantomatica agenzia facente capo all’imputato Domenico Angrisani, che si dichiarava nientemeno che un alto rappresentante dell’agenzia MSC Crociere con sede nella Penisola Sorrentina. Era invece tutto un imbroglio, abilmente architettato da questo personaggio sconosciuto che aveva previsto ogni passaggio, ogni risposta da dare alle giuste richieste provenienti dalla direzione dell’Hotel Continental Terme ove erano già arrivati gli ospiti che avevano ricevuto le camere prenotate e gustato le prelibate pietanze dell’hotel tra i più esclusivi del comune di Ischia. Con tanto di piscine all’aperto, di terme e di ogni relax per rendere più piacevole e riposante la vacanza.

Gli investigatori che si sono occupati di questo caso hanno scritto nella comunicazione notizia di reato che è stata utilizzata una tecnica che si ripete ogni anno sistematicamente durante le vacanze di Ferragosto o nei fine settimana. Utilizzando sistemi bancari che non possono trovare riscontro nella immediatezza a causa della chiusura degli sportelli bancari. E questo soprattutto qualche anno fa, nel 2012 per la precisione, quando è accaduto e si è consumato l’imbroglio. Gruppi familiari trasferiti sull’isola d’Ischia per sei soggiorni. La capacità di rendersi credibile è data dalla facilità con cui era riuscito a costruire (nel senso letterale della parola) questi famosi bonifici che sarebbero stati emessi dal Banco di Napoli agenzia dell’aeroporto di Capodichino. Ben lontano dall’isola. Questo particolare avrebbe dovuto indurre qualche preoccupazione, perché non si spiega che un rappresentante di tale società non utilizzi uno sportello bancario ove ha sede la MSC e utilizzi uno sportello che dista diverse decine di chilometri. Quando si sono accorti di non avere nulla in mano, che il conto corrente non era stato rimpinguato delle diverse somme, non è restato altro che denunciare l’accaduto agli agenti del commissariato di Ischia per iniziare a capire se esisteva questo funzionario della MSC e scoprire la sua reale identità. E dopo una serie di riscontri, verifiche, si è arrivati a ritenere che Domenico Angrisani fosse la mente e l’esecutore della truffa. Residente a Napoli al Corso Secondigliano e questo indirizzo è la spiegazione del perché avesse utilizzato modulistica del Banco di Napoli agenzia aeroporto di Capodichino.

INDAGINI SUPPLETIVE

Da quei fatti sono passati oltre quattro anni ed il pubblico ministero che ha coordinato le indagini ha dovuto chiedere alla polizia giudiziaria indagini suppletive per raccogliere più elementi possibili al fine di inchiodare alle proprie responsabilità questo partenopeo che nell’agosto del 2012 aveva potuto contare sulle “offerte” di quegli amanti dell’isola che intendevano passare qualche giorno di vacanza in tutta spensieratezza e molto probabilmente lui stesso, con quei soldi, era andato lontano da Napoli per passare le vacanze. Tenendo acceso il telefonino con il numero lasciato alla direzione dell’hotel ischitano per ogni incombenza. Poi quel telefonino risultava essere intestato ad altro cittadino italiano, sul cui conto sono stati svolti degli accertamenti dalla Polizia senza trovare alcun collegamento con l’indagato.

Questo il capo d’imputazione contestato a Domenico Angrisani per essere stato l’unico ad aver commesso la truffa in danno del legale rappresentante dell’Hotel Continental Terme e per le somme specificate: «Perchè, con artifizi e raggiri, consistenti nel referenziarsi attraverso l’indirizzo email “Kirk 29974 mail.com” quale agente della MSC di Meta di Sorrento, prenotava per il mese di agosto 2012 numero 6 soggiorni per i gruppi familiari presso “Hotel Continental Terme” con sede operativa a Ischia alla Via Michele Mazzella e sede legale in Napoli alla Via Cervantes, inviando tramite email per l’anticipo del saldo pattuito, due fittizie ricevute di ordine di bonifici di euro 10.762,00 e di euro 4.940,00 della Banca Popolare di Ancona filiale di Ischia in favore del suddetto Hotel nonché assicurando di provvedere al pagamento ulteriore del saldo di euro 4.760,00 e di euro 3.500,00 traeva in errore Leonessa Mario e Borsò Mario nelle rispettive qualità di legale rappresentante e di direttore della suddetta struttura alberghiera senza mai versare le somme di denaro sopra indicate, procurandosi l’equivalente ingiusto profitto con danno per le parti offese».

COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE

Nell’atto di costituzione le parti civili, rappresentate dall’avvocato Gioacchino Celotti, chiedono che il tribunale condanni l’imputato per condotta truffaldina ideata e portata a compimento da Domenico Angrisani. Spiegando le ragioni della richiesta con atto scritto depositato: «Chiede la condanna dell’Angrisani al risarcimento dei danni (patrimoniali e non ) patiti e patiendi dalla detta società, quale esercente l’attività alberghiera corrente in  Ischia alla via Michele Mazzella all’insegna “Continental Terme” in conseguenza e per effetto della condotta ascritta all’imputato per i seguenti motivi».

Elencando tutta una serie di elementi a dimostrazione della volontà dell’imputato a portare a conclusione una truffa studiata nei minimi particolari.

L’avvocato Celotti precisa poi quali sono stati i comportamenti, i contatti avuti dall’indagato con i responsabili della struttura dell’hotel: «La condotta posta in essere dall’imputato integra la fattispecie di reato cosi come contestato al medesimo. In particolare, è accaduto che: sul finire del mese di maggio dell’anno 2012, l’imputato contattava telefonicamente e via email il direttore dell’Hotel Continental Terme, Borso Mario e, qualificatosi agente della MSC di Meta di Sorrento (nota agenzia di viaggi specializzata in crociere), chiedeva di prenotare – e, in effetti prenotava – una serie di soggiorni per altrettanti gruppi familiari presso la struttura alberghiera per il periodo dell’11 al 22 agosto 2012».

BRUTTA SORPRESA

E’ il primo passo per portare a buon fine la truffa di diverse migliaia di euro. Presentandosi come un funzionario di una delle società di crociere e agenzie di viaggio tra le più importanti del mondo. Una garanzia per ogni imprenditore alberghiero di un certo livello. Soldi sicuri, insomma. Porte aperte e massima disponibilità. L’errore commesso dai responsabili della struttura alberghiera è di non aver controllato se questo pseudo funzionario lavorasse o fosse rappresentante della MSC del gruppo Aponte:

Scrive ancora l’avvocato Celotti: «Tuttavia, nonostante i ripetitivi solleciti, il predetto non corrispondeva alcuna somma a titolo di acconto e, solo il giorno antecedente l’arrivo dei primi gruppi ospiti, trasmetteva in copia ricevute di due ordini di bonifici per l’importo rispettivamente di euro 10.762,00 e di euro 4.940,00 apparentemente eseguiti per il tramite del Banco di Napoli filiale aeroporto di Napoli».

Ingegnoso, perché le ricevute vengono inoltrate a ridosso di Ferragosto con gli sportelli bancari chiusi per festività. Andando oltre per dimostrare la propria affidabilità sugli ulteriori impegni finanziari. Come sottolineato nell’atto di costituzione di parte civile: «In tale occasione, lo stesso forniva rassicurazioni circa il pagamento di ulteriori somme a saldo, rispettivamente a pari ad euro 4.760,00 ed euro 3.500,00».

Tutti impegni non onorati, solo promesse per prendere tempo e mantenere nella struttura gli ospiti ignari del raggiro. I bonifici non sono stati mai eseguiti sul conto bancario della società. Alla verifica nel primo giorno utile alla riapertura della banca dopo la pausa di Ferragosto : «Sennonché,alcun bonifico risultava eseguito ed alcuna somma accreditata sul conto corrente intestato alla odierna parte civile».

Tant’è vero che le vittime decidevano di denunciare l’accaduto agli organi di polizia: «In data 21/8/12 i signori Leonessa Mario e Borsò Mario, nelle rispettive qualità di legale rappresentante, il primo, e di direttore dell’albergo, il secondo, si recavano presso il commissariato di pubblica sicurezza per sporgere formale denuncia-querela nel confronti di Angrisani Domenico. A tutt’oggi l’imputato non ha inteso adempiere né ha fornito giustificazione alcuna della sua condotta insolvente».

NULLATENENTE

I soldi, di sicuro, incassati dai turisti, erano già spariti nel nulla. E probabilmente l’imputato risulta essere un nullatenente. Uno che avrà valutato le conseguenze, anche penali, della truffa ordita. Rinunciando a nominare un difensore di fiducia, che comunque costa. Meglio avvalersi di uno di ufficio, che è gratis. Quasi impossibile recuperare la somma complessiva delle vacanze gratis, avendo esperito tutte le procedure per trovare qualcosa di solido nella disponibilità del falso agente di viaggio della MSC. Non resta che la soddisfazione di vederlo condannato per truffa, come spera la parte civile che ha sostenuto «che ricorrono gli estremi del reato di truffa. Consegue l’affermazione della penale responsabilità, la condanna dell’imputato all’integrale risarcimento del danno patito della costituita parte civile mediante pagamenti in favore della medesima dell’importo corrispondente ai conti non saldati, pari a complessivi euro 13.571,24 oltre al danno morale».

La decisione spetta al giudice dinanzi al quale è comparso l’ispettore della Polizia di Stato del commissariato di Ischia che si è occupato della prima parte delle indagini.

La parte civile ha depositato documenti utili a dimostrare la colpevolezza dell’imputato: otto fatture, copie dei falsi bonifici inviati dall’Angrisani e le diverse email.

«Ho acquisito la querela – ha riferito l’ispettore di Polizia – da Leonessa e Borsò. Dagli accertamenti successivi ho avuto la conferma che ci sono stati diversi contatti telefonici tra i denuncianti e l’attuale imputato. Per concordare dei soggiorni presso l’Hotel Continental e le somme da versare. Gli accertamenti sui bonifici hanno dato la certezza che erano falsi. E’ seguita la verifica sull’utenza telefonica in uso dell’Angrisani, risultata intestata ad altra persona estranea ai fatti. Non è mai stato un dipendente o rappresentante la MSC di Meta di Sorrento».

Si è reso necessario ascoltare gli altri poliziotti che hanno seguito le altre indagini e che hanno condotto alla esatta identificazione dell’attuale imputato, che anche dinanzi all’avviso di chiusura delle indagini preliminari non ha ritenuto utile per la sua posizione presentarsi dinanzi al magistrato per spiegare la sua condotta. Né ha ritenuto di contattare la vittima del suo raggiro per versare il dovuto e quantomeno alleggerire la sua posizione processuale. Il tribunale ha disposto la convocazione del legale rappresentante e del direttore dell’Hotel Continental Terme che hanno intrattenuto contatti con l’attuale imputato e sottoscritto la denuncia-querela.

 Fonte: ildispariquotidiano.it