Mentre si susseguono allarmanti le voci di una possibile nuova recessione europea in arrivo, con l’Italia che dovrebbe vedere il proprio pil nel 2019 aumentare appena dello 0,1% o addirittura non crescere affatto, esiste un comparto che va in netta controtendenza, continuando a registrare risultati più che positivi a dispetto di qualsiasi turbolenza politica e sociale. Stiamo parlando del turismo che, stando agli ultimi dati 2018 elaborati dal World Travel & Tourism Council (Wttc), sarebbe cresciuto in Italia del 3,2%. A un ritmo, cioè, di ben 2,3 punti percentuali superiore rispetto all’andamento del pil nazionale (+0,9%).
Non solo: l’industria dei viaggi rappresenta ormai il secondo settore economico più importante della nazione. L’anno scorso il turismo ha infatti prodotto ricchezza per 232 miliardi di euro, pari al 13,2% del pil nazionale, restando dietro solamente al comparto retail (14,4%). L’industria dei viaggi ha in altre parole superato settori da sempre considerati veri pilastri dell’economia tricolore, come le costruzioni (11,4%) e la salute (11,2%).
E lo scenario italiano non è poi tanto dissimile da quello globale, se è vero che il comparto nel 2018 ha contribuito per il 10,8% alla formazione del pil mondiale: una quota superiore di 1,4 volte rispetto a quella generato dall’agricoltura, nonché di 1,5 volte più alta in confronto al valore aggiunto garantito da settori come la finanza e l’automotive. Il turismo dà inoltre oggi impiego a 319 milioni di persone nel mondo, pari al 10% della forza lavoro globale. Ancora una volta una percentuale superiore a quella di settori prestigiosi come la finanza (9,1%) e la sanità (7,4%).
«La nostra ricerca non fa altro che confermare quanto già si sapeva – dichiara la presidente e ceo del Wttc, Gloria Guevara -: il turismo supporta una buona fetta dell’economia italiana, garantendo un ingente numero di posti di lavoro. Nonostante le difficoltà di budget nazionali, il Wttc si sente perciò di raccomandare al futuro governo tricolore di riconoscere finalmente l’importanza dell’industria dei viaggi, quale essenziale strumento per una crescita economica sostenibile e diffusa in tutto il Paese». Speriamo che questa volta chi ha orecchie per intendere, intenda…
Fonte travelquotidiano.com