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Sud Italia: le piccole agenzie diventano consolidatori

    Sud Italia le piccole agenzie diventano consolidatori

    Manca un operatore che investa in prima battuta in questa area. Ci sono stati esempi nelle scorse stagioni, ma poco organizzati e non in grado di sostenere i costi dell’offerta charter .

    Dimostrano dinamismo, sono per lo più di piccole-medie dimensioni, in maggioranza affiliate alle reti e possiedono una buona capacità di reazione alle situazioni contingenti, in particolare alle carenze di un’area (non solo di volato) a cui sopperiscono con la capacità di fare impresa. Il mercato agenziale del Centro-Sud Italia mostra queste caratteristiche.
    In primis si nota che “ormai le agenzie singole sono sempre meno, la maggioranza è affiliata ad un network – rileva Achille Lauro, presidente di Agenzia per Amica -. Le adv restano come per gli anni passati di medie-piccole dimensioni”. Tra i format, vi è un ritorno al “punto vendita situato all’interno dei centri commerciali soprattutto dei più importanti – rileva il manager -. Diverse agenzie, soprattutto in Campania, prolungano l’orario di apertura, aprendo anche il sabato l’intera giornata”.
    A soffermarsi su questo tema è Manola Agroppi, responsabile prodotto di Geo Travel Network, osservando che “al Sud le agenzie hanno orari diversi, aprono più tardi, ma arrivano a terminare l’attività a volte ben oltre le 20:00. Sono di impostazione mediamente più piccola se parliamo di fatturati tour operator”. Le chiusure? “Sono state più sentite al Centro-Sud rispetto ad altre aree”, osserva la manager.

    Tra pro e contro
    Volendo analizzare che tipo di problematiche o carenze presenti oggi questa parte della distribuzione organizzata, tra i nei messi in luce, vi è che “resta carente la formazione su prodotto, tecniche di vendita e sulle normative degli agenti di viaggi”, osserva Lauro, che tra i punti di forza vede però “il dinamismo e la disponibilità verso il cliente”.
    Sabrina Nadaletti, direttore Turismo Gattinoni Mondo di Vacanze, sposta l’attenzione su un tema altrettanto importante che è “il volato non presente in tutte le città”, il che va ad incidere sulle scelte e sulle partenze della clientela. E potrebbe essere proprio la carenza di volato alla base del fenomeno di disintermediazione messo in luce da Agroppi. “Più che al Centro, al Sud hanno una maggiore tendenza alla disintermediazione sul medio raggio rispetto al Nord, anche perché negli ultimi anni è un po’ mancato il volato Itc, che al Nord è più certo e costante, obbligandoli a scelte fai da da te. Questo d’altronde, può considerarsi anche un punto di forza che dimostra la caparbietà e l’intelligenza di molti nell’affrontare momenti complicati. Oltre ovviamente ad una forte radicazione sul territorio”.

    Cosa manca? Secondo Antimo Russo, direzione vendite e sviluppo network – Gruppo Bluvacanze, “manca un operatore che investa in prima battuta nel Centro-Sud Italia. Ci sono stati esempi nelle scorse stagioni di operatori che hanno provato ad aprire delle destinazioni, ma erano poco organizzati e non in grado di sostenere i costi e la gestione dell’offerta charter – asserisce il manager -. Come conseguenza abbiamo assistito alla nascita di piccole agenzie che stanno fungendo da consolidatori e gruppi d’acquisto per rispondere alla domanda territoriale. Questo fenomeno, ad esempio, non lo riscontriamo in Sicilia dove è presente una microeconomia più strutturata in grado di fornire un’offerta più competitiva con realtà locali su cui le agenzie siciliane possono fare affidamento”, osserva il manager.
    Il mercato del Centro-Sud mostra un forte legame con il Gruppo Blunet, “ci affermiamo con circa 300 punti vendita sotto il segmento affiliazione e il mercato ha preso consapevolezza del nostro progetto di sistema di distribuzione organizzata come dimostrano le 5 nuove aperture che tra Puglia, Campania e Sardegna abbiamo inaugurato negli ultimi due mesi con le insegne Bluvacanze e Vivere&Viaggiare”.

    Fonte guidaviaggi.it

    Ufficio Stampa

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