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NDC: A CHE PUNTO SONO I VETTORI?

    NDC a che punto siamo

    A che punto siamo con Ndc? Il 2022 è davvero l’anno in cui il protocollo di Iata è adottato in larga scala? Ancora oggi le risposte delle compagnie aeree sono molto differenti l’una dall’altra.

    Livello avanzato per il leisure, più complessa la questione lato Tmc: in casa Air France-Klm a livello mondo per le Ota il tasso di adozione del protocollo Iata è tra il 70 e l’80%.

    Diverso il discorso per il business travel: “Richiede più servizi e le funzionalità da sviluppare sono maggiori – spiega Eleonore Tramus, nuovo direttore generale East Mediterranean -, ma l’ecosistema è pronto”. Quanto al supplemento Gds, pari a 15 euro, “non è ancora stato applicato – afferma il direttore generale -; sarà effettivo da fine marzo 2023”. Parlando solo di Europa, il tasso di azione “è pari al 20% del booking indiretto, con una fetta preponderante del leisure e Ota – sostiene Tramus -. In Italia, nello specifico, le cifre sono più o meno le stesse”.

    E’ un tema di grande attualità – afferma Nguyen Tien Hoang, general manager Europe di Vietnam Airlines – e ci stiamo lavorando, ma al momento non abbiamo fissato una data per l’adozione di questo protocollo”.

    Eva Air “sta testando Ndc e dovremmo essere pronti per il prossimo anno“, anticipa il presidente Clay Sun. Quanto al supplemento per le prenotazioni “viene già applicato, sia sul segmento leisure che su quello business. E’ pari a 5 dollari”.

    Tra i vettori a stelle e strisce, American Airlines si sta impegnando sul fronte Ndc grazie a nuovi accordi con Sabre, Amadeus e Travelport. La compagnia aerea “si sta muovendo verso un modello con ciascun gds in cui American si impegna a fornire contenuti sempre migliori all’agenzia utilizzando la tecnologia Ndc – ha fatto sapere in una nota il vettore -. A partire dal 2023, le agenzie dovranno acquistare e prenotare attraverso la tecnologia Ndc per avere accesso ai migliori contenuti pubblici di terze parti disponibili”. A partire dal secondo trimestre del prossimo anno, “le adv che si collegano direttamente, tramite qualsiasi gds o aggregatore, saranno idonee”. American non ha specificato la durata degli accordi con i gds, ma ha detto che sono “a lungo termine”. I contenuti Ndc della compagnia sono già disponibili su Amadeus e Travelport; arriveranno su Sabre all’inizio del 2023.

    In Italia si affaccia sul tema Ndc il vettore del gruppo Alpitour: secondo Neos “è uno step necessario in un mondo digitalizzato – commentano l’amministratore delegato Carlo Stradiotti e il direttore commerciale Aldo Sarnataro -. Non si può avere a che fare con un sistema distributivo che ragiona su tecnologie e logiche in termini di messaggistica obsolete: sarebbe un limite al prodotto e non si riuscirebbe a customizzarlo. Ci stiamo adeguando, ma la pandemia ha inevitabilmente rallentato gli investimenti. Avremo una due-date. Anche noi“.

    Il punto di vista delle associazioni

    Ma cosa ne pensano le associazioni delle agenzie? “Il vantaggio di Ndc è rappresentato dal fatto di avere una piattaforma univoca e Assoviaggi è alla finestra”, dichiara il presidente Gianni Rebecchi.

    E’ un momento complicato anche per il trasporto aereo – evidenzia il presidente Fiavet Ivana Jelinic – e il protocollo di Iata tocca temi delicati come i rimborsi e la gestione operativa. E’ molto in divenire e gli attori coinvolti sono spesso non allineati. Ciò detto, bisogna ricordare – sottolinea Jelinic – che il 60% dei volumi di biglietteria passano proprio dalle agenzie di viaggi”. L’associazione lascia i punti vendita “liberi” di adottare o meno lo standard Ndc: “Avere una pluralità di posizioni per noi è sempre stato un grande valore”.

    Fonte: guidaviaggi.it
    Articolo di: Nicoletta Somma

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