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Fiumicino si tiene stretta Alitalia

    Torna il sereno tra Alitalia e Aeroporti di Roma. O quasi. Nel giorno dell’inaugurazione del rifacimento della pista 3 a Fiumicino, Luca Cordero di Montezemolo, non ha infatti mancato di muovere una critica ai vertici di Adr e di Atlantia – azionista del gestore aeroportuale –  presenti all’appuntamento: “Siamo il principale cliente e partner di Fiumicino. Lo scalo – ha detto il presidente di Alitalia – deve scegliere chiaramente la sua vocazione. In nessun altro aeroporto europeo c’è una commistione così forte tra compagnie tradizionali e low cost”.

    Una strigliata esplicita che non sembra comunque aver incrinato il clima di reciproca collaborazione che i due partner hanno voluto più volte assicurarsi. Montezemolo ha infatti sottolineato lo stretto, e ormai indissolubile, legame tra l’ex compagnia di bandiera e il Leonardo da Vinci: “Il successo di Fiumicino – ha precisato – è il successo di Alitalia e viceversa”. E lo stesso ha fatto l’a.d. di Atlantia, Giovanni Castellucci, che, intervenuto per presentare tutti gli step del progetto di trasformazione dell’aeroporto, ha chiarito: “Crediamo fortemente nello sviluppo di Alitalia. Se non ci credessimo il piano di Fiumicino sarebbe stato molto diverso”:

    Un piano di rilancio, quello sviscerato in tutte le sue fasi dall’a.d., che trasformerà in maniera radicale il primo scalo della Penisola, migliorando sia l’esperienza a terra dei passeggeri che aumentandone la capacità.

    “Abbiamo deciso di ricostruire l’aeroporto su se stesso – ha evidenziato Castellucci -. Un percorso più difficile e in cui, non vi nascondo, non mancheranno gli intoppi, perché sarà come ristrutturare casa vivendoci dentro”. Gli investimenti, partiti un anno e mezzo fa con l’approvazione del nuovo contratto di programma, trasformeranno, ha assicurato l’a.d. di Atlantia, il vecchio scalo di Fiumicino “nell’hub di riferimento del Paese”.

    Il top manager ha inoltre ricordato che l’ingresso di Atlantia in Adr ha dato la possibilità alla società che gestisce il sistema aeroportuale romano di “emettere titoli di debito per recuperare capitale da investire” e che, dunque, l’intera copertura del piano – un programma del valore compreso tra gli 11 e i 12 miliardi di euro – sarà garantita.

    Gli interventi, ha aggiunto Castellucci, saranno “pagati con i volumi di traffico e non con le tariffe addizionali”. Volumi di traffico che, come ha testimoniato l’a.d. di Adr, Lorenzo Lo Presti, continuano la loro progressione: “Nei primi nove messi dell’anno, il traffico nel sistema romano è cresciuto del 6,8 per cento e solo Fiumicino, nel mese di ottobre, ha registrato una crescita tra il 5,5 per cento e il 5,7 per cento”.

    Fonte TTG Italia

    Ufficio Stampa

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