Il fondo di garanzia non è più un’incognita. Non lo è più almeno per il 67,5% dei operatori outgoing e incoming attivi sul mercato italiano e per il 76,6% delle agenzie di viaggi dettaglianti finora censiti da L’Agenzia di Viaggi Magazine. Tutte imprese dotate di una copertura a norma di legge per insolvenza o fallimento.
Sono i dati dell’Annuario 2020 del Turismo, pubblicato da oltre cinquant’anni dalla nostra casa editrice e aggiornato, per la prima volta, con le informazioni complete sul fondo/polizza di garanzia (nome, referente, pec) e la partita Iva di ciascuna azienda. Un lavoro di update durato un intero anno che fa luce sulle imprese in regola, colmando le lacune di Infotrav e il vuoto legato all’assenza di un registro unico aggiornato delle aziende del travel con sede in Italia.
Ma vediamo i numeri nel dettaglio. Su 1.047 operatori censiti, in tutto 707 hanno dichiarato di essere in possesso di fondo/polizza di garanzia, una cifra pari a circa il 67,5% delle aziende schedate. In particolare, su 768 t.o. con orientamento outgoing il 74,8% (575 imprese) ha una copertura per insolvenza e fallimento; mentre su 279 ricettivisti solo il 47,6% (in tutto 133) ne è dotato. Una percentuale, dunque, notevolmente più bassa.
Il 25,3% dei t.o. outgoing e il 52,4% degli incomisti – più della metà – risultano quindi sprovvisti di fondo. La motivazione addotta? Nella quasi totalità dei casi la risposta è stata “non è un obbligo/non mi compete”, mentre solo una minima parte (uno su dieci) ha tergiversato dicendo “non so/non ricordo”.
Più arzigogolato e complesso il panorama della distribuzione, il cui aggiornamento è tuttora in corso. Su un campione parziale di 2.122 schede di agenzie di viaggi dettaglianti aggiornate a metà gennaio 2020, in totale 1.626 punti vendita – circa il 76,6% – hanno dichiarato di possedere una copertura di questo tipo, consentendoci di pubblicare i dati.
E se sul fronte della distribuzione quasi la metà del campione ha scelto il fondo Fto Vacanze Felici (49%), seguito da Nobis Filo diretto (15%), Booking Sicuro (10%) e Assoviaggi Garanzia Viaggi (9%), sul versante tour operator il 28% ha optato per Nobis Filo diretto, il 14% per Astoi, il 13% per Fto, il 12% per Assoviaggi. Tra i ricettivisti il 21% è con Nobis Filo diretto, il 17% con Fiavet, il 14% con Assoviaggi e il 13% con Fto.
Quello che si va a delineare è un quadro ben diverso rispetto a due anni fa, quando L’Agenzia di Viaggi/Annuario del Turismo condusse il suo primo monitoraggio sui fondi. Allora, su un campione di mille operatori, solo il 32% dichiarò di avere una copertura. Di strada ne è stata fatta molta. Soprattutto grazie al grande impegno delle associazioni. Ma quelle voci in bianco dell’Annuario, in cui risulta assente il nome del fondo, pesano ancora come un macigno.
IL COMMENTO DELLE ASSOCIAZIONI
Fto, Milani: «Lavoreremo in sinergia e tutto cambierà»
«Nel 2020 la situazione fondo di garanzia cambierà – afferma Gabriele Milani, direttore Fto – I network a noi associati hanno condiviso un percorso comune per mettere in regola le adv sprovviste di copertura. Stiamo lavorando con i principali operatori del mercato, con le principali associazioni e le istituzioni per stringere il cerchio. Molti network e t.o. hanno già adeguato i propri contratti con l’obbligo della garanzia, anticipando che non lavoreranno più con operatori non in regola. Sul territorio sono già partiti i primi controlli con le relative sanzioni e l’Antitrust sta ricevendo le prime segnalazioni. A Mibact e Regioni – conclude – abbiamo espresso la necessità di un approccio uniforme nel rispetto della normativa europea, nei controlli e nelle sanzioni. Abbiamo richiesto che Infotrav diventi il riferimento pubblico costantemente aggiornato sugli operatori in regola».
Astoi, Franceschini: «Priorità è armonizzare le leggi regionali»
«A tre anni dall’entrata in vigore dell’obbligo (1° luglio 2016) non esiste una mappatura nazionale degli operatori in regola. Inoltre, Infotrav non è aggiornato e contiene informazioni a volte errate e, comunque, datate. Tutti i t.o. associati ad Astoi – ricorda il dg Flavia Franceschini – offrono garanzie al cliente attraverso il nostro fondo di garanzia. Ma c’è da dire che, purtroppo, non sono state ancora armonizzate le leggi regionali. Non tutte le Regioni hanno recepito l’articolo 47, tanto che le garanzie talvolta non sono richieste in sede di apertura di nuove attività o aggiornamento delle stesse, e tantomeno è effettuato un monitoraggio su tali requisiti. Non è quindi garantita a livello nazionale la tutela del consumatore, come richiesto dalla direttiva Ue. Per questo Astoi ha avviato una collaborazione con il Mibact per l’adeguamento di quelle Regioni che, ad oggi, non hanno ancora provveduto».
Assoviaggi, Rebecchi: «E adesso serve il 100% di adesioni»
«Oggi in Italia fare impresa da una regione e l’altra è come farlo fra Stati diversi per la mancata armonizzazione della direttiva Ue. Guardando ai dati dell’Annuario sul fondo di garanzia – commenta Gianni Rebecchi, presidente Assoviaggi – se quel 76,6% dei dettaglianti è notevole (hanno lavorato bene associazioni e network), mi preoccupa la percentuale di copertura di ricettivisti e operatori che fanno pacchetti, perché un organizzatore che confeziona viaggi è responsabile dell’esecuzione dei servizi erogati e, in quel contesto, ci dovrebbe essere il 100% di adesioni al fondo. Altro dato che pochi sanno è che, laddove il testo del turismo non è stato modificato, si deve applicare comunque la disposizione statale e quindi l’iter per insolvenza e fallimento. In tale logica, nel caso di danno grave in un territorio dove la legge regionale non è stata adeguata, il consumatore può rivalersi sulla Regione che è inadempiente. Assoviaggi con Astoi e Fto ha redatto un documento per l’armonizzazione delle leggi sul turismo, chiedendo l’aggiornamento del portale Infotrav con un rigoroso censimento di tutte le garanzie: polizza Rc, fondo o polizza assicurativa, direttore tecnico e perfino l’assegnazione di un codice che rappresenta l’impresa».
Fiavet, Jelinic: «Incontro al Mibact per adeguare Infotrav»
«Il fondo di garanzia è legge ed è necessario che tutti rispettino la normativa – dichiara Ivana Jelinic, presidente Fiavet – In Italia accade spesso che qualcuno si senta “furbo”, provando a non pagare ciò che tutti gli altri pagano. Al di là dell’opinione sul fondo, sulla necessità di ampliarlo ad altri attori del comparto turistico, quando c’è una legge bisogna rispettarla. Ho incontrato diverse volte il sottosegretario al Mibact Lorenza Bonaccorsi. A breve avremo un nuovo incontro per adeguare il portale Infotrav alle esigenze del settore».
Fonte www.lagenziadiviaggi.it