Aumentano gli arrivi dei turisti stranieri in Italia e sale vertiginosamente la spesa: +23% nel 2023. In base ai dati diffusi da Bankitalia le entrate sono cresciute del 17% e la bilancia turistica ha fatto segnare un avanzo di 20,2 miliardi, +18,2 miliardi rispetto al 2022. Il merito va ascritto, in particolare, ai viaggiatori extra Ue.
In termini di incidenza sul Pil, il surplus è salito all’1,0%, come nel 2019, ultimo anno pre Covid. Sia le entrate che le uscite turistiche hanno visto un incremento, rispettivamente, del 17 e del 21&, in confronto al 2022. Boom nel quarto trimestre, quando la spesa dei turisti stranieri è salita del 19%.
Bankitalia sottolinea che a dicembre 2023 la bilancia dei pagamenti turistica dell’Italia ha segnato un surplus di 0,7 miliardi di euro, in aumento rispetto al saldo in pareggio registrato l’anno prima. La spesa dei turisti stranieri in Italia, pari a 2,8 miliardi, è cresciuta del 40% su base annua, mentre quella dei viaggiatori italiani all’estero, 2,1 miliardi, è aumentata del 9%.
Nel complesso, il quarto trimestre certifica il miglior andamento delle entrate rispetto alle uscite: le prime sono salite del 19% rispetto al 2022, le seconde del 14%: pesa di più la spesa dei viaggiatori provenienti dai Paesi extra Ue, 26%, rispetto a quelli europei, 14%. Differenza più ampia per gli italiani all’estero, con un incremento della spesa nelle destinazioni extra europee, 22%, di gran lunga superiore a quello registrato nei Paesi europei, 3%.
A trainare l’aumento complessivo della spesa dei turisti stranieri in Italia sono stati i cittadini extra Ue. Infine, i viaggi per vacanza costituiscono il 62% della spesa totale: le uscite presentano un’incidenza più bassa, 43%, in relazione al maggior peso dei viaggi per lavoro, 30% rispetto al 14% per gli stranieri in Italia.
I dati di Bankitalia sono una grande soddisfazione per il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, perché «confermano che il turismo è un volano per l’economia nazionale. Indicano l’incremento della spesa turistica straniera rispetto all’anno record del 2019 e un surplus che torna ai livelli dell’ultimo anno pre Covid».
Soprattutto, spiega Santanchè, «ancora più importanti della quantità di turisti che arrivano da noi sono le risorse che lasciano sui nostri territori. Gli interventi del governo e del Mitur – dalle misure rivolte ai lavoratori del settore al sostegno agli acquisti nel nostro Paese tramite l’abbassamento della soglia del tax free shopping, passando per il miglioramento delle strutture ricettive con un’offerta turistica sempre più di alta qualità – saranno importanti strumenti non solo per consolidare, ma anche per far crescere questi numeri incoraggianti».
Fonte: L’Agenzia di Viaggi Magazine