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A Miami l’assemblea generale Iata

    Tony Tyler: “Le compagnie Usa investono un miliardo al mese in servizi e prodotti. Di questo dovrebbero tenere conto i politici a Washington”. L’associazione nacque 70 anni fa a L’Avana Riunita a Miami, Iata tiene la sua 71esima riunione generale annuale con mille partecipanti tra rappresentanti dell’industria del trasporto aereo mondiale e la stampa.

    Gli sponsor dell’evento sono American Airlines, FedEx, Ups e A4A (Airlines for America). “E’ eccitante essere qui, in questa città ponte naturale tra culture e nazioni – ha detto il dg e Ceo, Tony Tyler -. Ed è un meeting speciale per l’aviazione commerciale perchè proprio settant’anni fa nasceva la Iata, quando cinquantasette compagnie aeree si sono riunite a L’Avana per fondare l’associazione.

    La missione oggi come allora è rappresentare, condurre e servire l’industria globale dell’aviazione, promuovendo collegamenti sicuri, efficienti e sostenibili a livello mondiale”. Iata stima che nel 2015 si trasporteranno 3,5 miliardi di passeggeri e 55 milioni di tonnellate cargo su circa 51mila rotte. L’aviazione commerciale supporta 58,1 milioni di posti di lavoro globalmente, dei quali 5,7 solo negli Stati Uniti. Le compagnie statunitensi sono le prime per il settore in termini di profittabilità, è stato ricordato. “Rappresentano la storia più impressionante dal punto di vista dell’inversione di tendenza – spiega Tyler -: le compagnie investono un miliardo al mese in prodotti e servizi. L’aviazione stimola crescita e crea lavoro. Questi dovrebbero essere anche gli obiettivi dei politici a Washington. Ciò che serve è una visione olistica che riconosca il grande valore del settore e cioè la sua capacità di creare connettività, non le commissioni o le tasse che da essa si possono ricavare”.

    Fonte: Guida Viaggi

    Ufficio Stampa

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