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Emirates, il presidente Clark all’attacco dei gds

    Secondo il presidente di Emirates, Tim Clark, nel settore distributivo del trasporto aereo «ci sono troppi parassiti» che sottraggono valore alle compagnie aeree per sostenere il proprio modello di business. Parlando durante il recente Aviation Festival di Londra, Clark si è detto convinto che in futuro arriverà ciò che lui definisce un “digital disruption group” in grado di ridefinire le attuali piattaforme che gestiscono la distribuzione e i servizi digitali.

    Poi Clark ha aggiunto: «Molte volte ho sottolineato come lo sviluppo del nostro settore sia frenato dai sistemi di distribuzione tradizionali, ovvero i gds, e non credo che quelli attualmente operativi saranno adatti, nel giro di cinque o dieci anni, a soddisfare le nostre necessità, specie alla luce di quanto sta succedendo nel mondo digitale».

    L’intervento di Clark sostiene di fatto la posizione di Lufthansa, da tempo critica verso i gds, secondo cui altre compagnie aeree ne seguiranno l’esempio («è solo una questione di tempo») addebitando costi extra per le prenotazioni attraverso Travelport, Amadeus e Sabre. Nulla lascia supporre che Emirates voglia adottare una simile strategia: tuttavia l’uscita di Clark dimostra ancora una volta che l’attuale modello distributivo è sottovalutato dai vecchi boss delle compagnie aeree oppure che si sta verificando un cambiamento del modo di pensare. Emirates ha fatto sapere che attualmente sta sviluppando una propria piattaforma per la distribuzione digitale.

    Fonte travelquotidiano.com

    Ufficio Stampa

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